
Aepi presenta a Osaka il tessuto imprenditoriale italiano

Il tessuto imprenditoriale italiano si è presentato al Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka all’interno della conferenza “Imprese e futuro: dialoghi globali”, promossa dalla Confederazione Aepi. Un appuntamento che ha voluto sottolineare il valore delle imprese e aprire un confronto tra aziende e istituzioni sulle sfide che attendono il sistema economico: dall’internazionalizzazione delle Pmi all’innovazione nei territori, fino al ruolo dell’Italia nel nuovo scenario globale.
«Per Aepi oggi è un punto di svolta rispetto a un percorso iniziato un anno e mezzo fa», ha dichiarato il presidente Mino Dinoi, ringraziando il commissario generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, Mario Vattani. «In questa giornata c’è stato l’incontro con le imprese giapponesi di otto nostre eccellenze del Made in Italy, un punto di partenza di ciò che può diventare dopo. Proprio per questo abbiamo lanciato Aepi International, perché crediamo nell’importanza di investire su export e internazionalizzazione».
Vattani, da parte sua, ha ricordato come il Padiglione Italia rappresenti «una piattaforma preziosa che aggiorna e allarga la visione del Paese non solo in Giappone, ma in tutta l’Asia». Non solo una vetrina culturale, ma anche uno strumento concreto di promozione economica: «Abbiamo organizzato finora 130 eventi economici e 105 incontri B2B. La legacy continuerà anche oltre l’Expo», ha sottolineato.
La presenza delle istituzioni si è rafforzata con l’intervento di Francesco Tufarelli, direttore generale della Presidenza del Consiglio dei ministri e membro del Comitato scientifico di Aepi. «Sono soddisfatto di accompagnare la Confederazione per l’entusiasmo che tutte queste aziende hanno messo nell’affrontare questa avventura con lo spirito giusto, quello di un lavoro fra pubblico e privato, una staffetta ideale nell’interesse del Paese», ha affermato. E ha aggiunto: «Il Made in Italy è un brand straordinario, che il governo sostiene con forza sin dall’inizio della legislatura».
Sul palco si sono alternate diverse eccellenze italiane. Acqua Filette, con il managing director Stefano Ricci, ha ricordato la sua lunga storia iniziata nel 1894: «Imbottigliamo una delle acque più pure al mondo. Quando si parla di Italia all’estero si parla sempre di qualità, ed è proprio la qualità l’elemento sul quale abbiamo costruito la nostra identità di brand».
Innovazione e ricerca sono state protagoniste con E4life, startup italiana che produce dispositivi capaci di inattivare i virus respiratori presenti nell’aria. «La nostra missione a Expo è sviluppare anche il mercato giapponese», ha spiegato l’amministratore delegato Vincenzo Pompa.
A rappresentare la logistica è stata invece DvaExpress, con l’intervento del Ceo Francesco Cuzzola: «Supportiamo le aziende lungo l’intero ciclo logistico dei loro prodotti, accompagnandole con sistemi informatici dedicati alla documentazione e alla gestione doganale».
Il vino ha trovato voce in Parvus Ager, raccontata da Alessia Lulli: «Siamo un’azienda a conduzione familiare da quattro generazioni. La passione ci porta a seguire tutta la filiera e questo rende il nostro vino un’eccellenza internazionale. Sono entusiasta di poter raccontare questa storia qui in Giappone».
Un’attenzione particolare è stata dedicata anche alla sostenibilità, grazie alla presenza dei Produttori Arborea. «Siamo qui per far conoscere i nostri produttori e i nostri nuovi progetti – dal mangimificio del porto industriale di Oristano al mangimificio biologico, fino alla fattoria etica e sostenibile per un latte etico e sostenibile», ha spiegato il Cfo Alberto Lelli.
La giornata di Osaka ha dunque segnato un passo importante per Aepi e per le imprese italiane, confermando come Expo 2025 sia non solo un palcoscenico internazionale, ma anche un laboratorio di relazioni, innovazione e crescita condivisa.
di Roberto Valeri
01/09/2025