Chieti capofila dell'imprenditoria high tech femminile abruzzese

San Benedetto Del Tronto - Crescono del +5.6% e sfidano la crisi le oltre 320 imprese individuali femminili abruzzesi...

Crescono del +5.6% e sfidano la crisi le oltre 320 imprese individuali femminili abruzzesi attive in settori high-tech, a fare da traino con ben 230 imprese è il settore della produzione di software, consulenza informatica e attività dei servizi d'informazione e informatici, seguono le 34 aziende rosa attive nella fabbricazione, riparazione, manutenzione ed installazione macchine ed apparecchiature. 32 si occupano di servizi postali e attività di corriere e telecomunicazione, 13 imprese femminili sono impegnate nella fabbricazione di computer, elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, di misurazione e di orologi, 8 sono attive nella fabbricazione di prodotti chimici, 1 sola azienda è attiva nel settore ricerca scientifica e sviluppo. Disaggregando il dato a livello provinciale, la provincia più rappresentativa dell’imprenditoria femminile nel settore high – tech è Chieti con ben 91 aziende attive, oltre il 19% in più rispetto al 2009 quando le imprese erano 76. Seguono Pescara con 86 imprese, 3 in più rispetto al 2009, con una crescita percentuale tra i volumi del 2009 e quelli del 2010 del 3.6% . L’Aquila conta 76 imprese femminili, una situzione quasi stazionaria rispetto al 2009 quando le aziende rosa nell’high tech erano 75 (+1.3%). Chiude la classifica la provincia di Teramo che ha subito un arresto, infatti nel 2009 le attività imprenditoriali erano 69, nel 2010 si sono ridotte a 67 con un decremento del -2.9%. Questo quanto risulta da uno studio della Camera di Commercio di Milano - registro delle imprese al primo trimestre 2010 e 2009, i cui dati per l’Abruzzo sono stati elaborati dall'agenzia giornalistica Dalla A alla V. A livello nazionale, tra le province la prima è Roma con 764 imprese, il 6,8% delle imprese individuali femminili hightech italiane e in crescita del 2,6% tra 2009 e 2010. Seguono Milano con 699 imprese (6,3% del corrispondente totale italiano), Torino con 590 (5,3%), Napoli con 555 imprese (5%) e Brescia a quota 296 (2,6%). Fanalino di coda è Gorizia, con 12 attività, ma anche provincia a far registrare la crescita maggiore: +33%, a pari merito con Terni e seguita da Taranto a + 23,2%.

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di Vittorio Bellagamba

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