
Accessibilità, il futuro dei musei
San Benedetto Del Tronto - La nuova sfida passa attraverso l’ascolto delle comunità: dibattito al Museo del Mare.

La vocazione museale futura sarà inclusiva e polisensoriale: è questo, in sintesi, quanto è emerso dal convegno “Da Musei Accessibili a Musei Attrattivi: come il potenziamento dell’accessibilità può generare maggiore attrattività nei luoghi della cultura e migliore impatto sulla salute delle persone?”, promosso da Fondazione Officina dei Sensi ETS al Museo del Mare di San Benedetto del Tronto.
L’appuntamento, promosso da Fondazione Officina dei Sensi ETS, ha riunito studiosi, istituzioni, professionisti e progettisti culturali da tutta Italia per discutere di inclusione, esperienza dei pubblici, impatto sulla salute delle persone e strategia museale. Con l’occasione, è stato presentato il “Manuale di progettazione per l’accessibilità e la fruizione ampliata del patrimonio culturale. Dai funzionamenti della persona ai funzionamenti dei luoghi della cultura”, a cura di Gabriella Cetorelli (CUG MiC) e Luca Papi (CNR DSU) e pubblicato da CNR Edizioni.
“Sono molto soddisfatto della grande partecipazione di pubblico all’evento - dichiara Mirco Fava, direttore della Fondazione Officina dei Sensi - e della presenza dei massimi rappresentanti di tutti gli Atenei marchigiani, del Cnr e del Ministero della Cultura. Credo che sia stata la prima occasione per dare concretezza, attraverso il dibattito, a quanto previsto dal “Manuale di progettazione per l’accessibilità e la fruizione ampliata del patrimonio culturale. Dai funzionamenti della persona ai funzionamenti dei luoghi della cultura”. L’accessibilità non è solo un sistema di infrastrutture, ma per essere davvero fruibile deve creare attrazione perché solo in quel momento entra in gioco la qualità dell’infrastruttura. In pratica, la vitalità del museo è la chiave di volta dello sviluppo futuro del sistema museale e della cultura in generale nel nostro Paese”.
Tra i relatori figurano nomi di primo piano del panorama nazionale: da remoto si è collegato Pier Luigi Sacco, economista della cultura ed esperto di politiche culturali; Gabriella Cetorelli, Esperta in accessibilità e fruizione ampliata del patrimonio UNESCO. Archeologa, Comitato Unico di Garanzia (CUG) - Ministero della Cultura; Luca Papi, Esperto in sicurezza e accessibilità del patrimonio culturale. Ingegnere della Sicurezza e Protezione Civile, Primo Tecnologo del DSU – CNR;.Dino Angelaccio, coadiutore gruppo accessibilità universale dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle Persone con disabilità – Presidenza del Consiglio dei Ministri; Fabio Fornasari, architetto museologo, esperto in progettazione accessibile; Pier Giorgio Curti, Psicologo Psicoterapeuta. Accanto a loro, docenti universitari, direttori museali, rappresentanti della società civile e delle amministrazioni pubbliche.
I due relatori del Manuale di progettazione per l’accessibilità, Gabriella Cetorelli (CUG MiC) e Luca Papi (CNR DSU), si sono soffermati su quanto emerge dallo studio. Questo documento – ricorda Gabriella Cetorelli – è in assoluto il primo a livello internazionale a occuparsi di formazione dei tecnici del patrimonio per la progettazione di musei accoglienti e accessibili ed è stato redatto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dal Ministero della Cultura. In linea di principio, questo documento come l’accessibilità sia, per noi cittadini, un diritto”.
“Il manuale segue i principi della Progettazione Universale – aggiunge Luca Papi – ed è stato realizzato in numerose versioni: oltre alla cartacea e alla digitale, ci sono anche le versioni brail, audio italiano, LIS, IS e la versione in inglese. Il tutto, organizzando le competenze di innumerevoli associazioni, delle istituzioni, della ricerca ed è quindi un lavoro corale fatto da trentacinque autori che oggi, a San Benedetto del Tronto, acquisisce continuità nel suo cammino”.
Tra i rappresentanti delle università marchigiane, anche il Rettore dell’Università di Camerino Graziano Leoni: “Il patrimonio culturale deve essere fruibile e l’università è impegnata a sviluppare tutte quelle tecnologie e quei metodi che favoriscano tale sviluppo. Abbiamo, come atenei, un ruolo sociale e, da questo punto di vista, è preziosa la collaborazione con l’Officina dei Sensi che intendiamo sviluppare”.
L’evento è stato reso accessibile con la presenza di un’interprete LIS e con la sottotitolazione in tempo reale.
di Roberto Valeri
30/11/2025







