
Radici d’Autunno. Tradizioni, feste e tipicità
Ascoli Piceno - Il patrimonio culturale immateriale del Piceno tra memoria e futuro.

l Sistema Museale Piceno, in collaborazione con il Centro Studi Tradizioni Popolari e con il supporto del BIM Tronto e del Comune di Ascoli Piceno, promuove il convegno “Radici d’Autunno. Tradizioni, feste e tipicità”, un appuntamento dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale del territorio, in un dialogo costante tra memoria e futuro.
L’iniziativa si terrà domenica 16 novembre alle ore 16, ad Ascoli Piceno, nella prestigiosa cornice della Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani, e riunirà studiosi, operatori culturali, istituzioni e cittadini in un confronto aperto tra generazioni, saperi e pratiche comunitarie.
«Con questo convegno vogliamo mettere in luce la forza delle nostre tradizioni come espressione viva delle comunità locali» – ha dichiarato Luigi Contisciani, Presidente del BIM Tronto e ideatore del Sistema Museale Piceno – «le radici culturali del Piceno sono una risorsa identitaria e turistica che parla al futuro, un patrimonio da trasmettere con orgoglio alle nuove generazioni».
Ad introdurre e moderare i lavori sarà Concetta Ferrara, direttrice del Sistema Museale Piceno, che rifletterà sull’evoluzione del concetto di cultura e sul ruolo dei musei come luoghi di partecipazione e scambio. «Il museo di oggi va ripensato come un laboratorio di comunità» – spiega Ferrara – «uno spazio in cui costruire conoscenza, appartenenza e memoria condivisa, attivando un circolo virtuoso tra tutela, valorizzazione e trasmissione dei saperi alle future generazioni, ponendo al centro le persone. Radici d’Autunno nasce proprio per rafforzare questa relazione viva tra patrimonio e territorio».
I lavori saranno aperti da Leandro Ventura, Direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura, che offrirà una riflessione sul valore delle tradizioni come elemento fondante dell’identità nazionale. L’iniziativa si inserisce nel percorso di ricerca e valorizzazione promosso dal Sistema Museale Piceno in sinergia con l’Istituto Centrale per il Patrimonio Culturale Immateriale del Ministero della Cultura, nell’ambito di un protocollo d’intesa volto a promuovere un modello partecipato e sostenibile di tutela del patrimonio culturale.
Gabriella Piccioni, professoressa e co-ideatrice dell’evento per il Centro Studi Tradizioni Popolari, offrirà una riflessione sul significato dei riti stagionali nella cultura popolare. «Il calendario delle feste autunnali racconta, in forma simbolica, il legame profondo tra la vita delle comunità e il ritmo della natura» – spiega Piccioni – «sono momenti in cui il cibo, la condivisione e il rito diventano linguaggi di identità e coesione. Attraverso questi gesti si trasmettono saperi, relazioni e valori che continuano a dare senso al nostro presente».
Seguiranno gli interventi dell’antropologo Giacomo Recchioni, dedicato al vino piceno nelle fonti classiche, dell’archeologa Andrea Di Giovanni sulle tradizioni dei popoli italici dell’Adriatico, e dell’enologo Roberto Bruni, che proporrà un approfondimento sulla storia e le peculiarità della viticoltura picena.
In chiusura, una riflessione sul rapporto tra tradizione e futuro con la presentazione di alcune video-interviste realizzate da Azzurra Angelini Marinucci del Centro Studi Tradizioni Popolari, e un contributo dell’informatico Lindo Nepi dedicato al ruolo dell’intelligenza artificiale nella documentazione, valorizzazione e trasmissione del patrimonio immateriale.
Nel corso del pomeriggio, il convegno sarà arricchito dalle esibizioni dei gruppi folkloristici I Suonatori di Sant’Emidio, I Piceni Pizzicati, Li Matti de Montecò e i Pozzaibbè, che attraverso musiche, canti e danze popolari — dal saltarello ai canti rituali — restituiranno l’anima festiva e collettiva delle tradizioni picene. Comunicazione e grafica sono a cura di Stefania Canala.
di Roberto Valeri
04/11/2025







