Banca del Piceno, positivo il restyling della riforma delle BCC.

Acquaviva Picena - Il Presidente Mattioli:"un'indicazione che ci trova pienamente d'accordo, in quanto permette alle aziende di credito con i conti in ordine di avere maggiore autonomia rispetto ai rapporti con la capogruppo e di migliorare la propensione mutualistica".

La Banca del Piceno giudica positivamente il restyling della riforma del Credito Cooperativo contenuto nel Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri. La norma, infatti, prevede di rafforzare ulteriormente il settore e di confermare le finalità mutualistiche delle banche di credito cooperativo, Casse Rurali e Casse Raiffeisen sia nei rispettivi territori che all’interno dei Gruppi Bancari Cooperativi di riferimento. “Un'indicazione che ci trova pienamente d'accordo – ha detto Aldo Mattioli presidente della Banca del Piceno – in quanto permette alle aziende di credito con i conti in ordine di avere maggiore autonomia rispetto ai rapporti con la capogruppo e accanto al “principio localistico” migliorare la propria propensione mutualistica”. Nel rispetto della impostazione generale della riforma, infatti, il provvedimento accoglie indicazioni che Federcasse aveva avanzato. Puntando, tra l’altro, alla valorizzazione della specificità territoriale e mutualistica delle BCC; ad una più incisiva proporzionalità correlata alla rischiosità delle singole banche preservandone ulteriormente l’autonomia per quelle che lo meritano; ad una diversamente definita possibilità per le banche “virtuose” di esprimere i propri amministratori. “Il decreto legge a mio avviso costituisce un’interessante riaffermazione dell’identità mutualistica e localistica delle nostre banche cooperative – ha aggiunto il presidente Mattioli – in quanto in pratica il restyling del decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri pone al 60% la quota minima di capitale della capogruppo (prima era il 50+1) che sarà detenuta dalle Bcc aderenti. Inoltre almeno la metà più due dei componenti della capogruppo saranno espressione degli istituti di credito. Le banche che sono nelle classi di rischio migliori e quindi che sono gestite meglio avranno maggiore autonomia per gli indirizzi strategici e operativi e nelle nomine degli organi di amministrazione e di controllo. Con la nuova norma avremo tre mesi in più per aderire definitivamente alla capogruppo che è Iccrea Banca e quindi entro Natale dovremo assolvere a questo impegno con l'obiettivo di modernizzare il nostro modo di fare banca, ma per rendere la Banca del Piceno sempre più solida e sempre più solidale”.  

di Roberto Valeri

26/07/2018

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