Pil 2012, Abruzzo l'export traina la ripresa

San Benedetto Del Tronto - Lo scenario economico abruzzese si allinea al trend nazionale per l'anno appena cominciato, infatti...

Lo scenario economico abruzzese si allinea al trend nazionale per l'anno appena cominciato, infatti le previsioni di crescita del Pil registrano un andamento decrescente pari allo -0,9% (Italia -0,5%). La crisi che sta attraversando il Paese si ripercuote inevitabilmente sul clima di fiducia delle imprese e dei consumatori. I consumi delle famiglie abruzzesi rappresentano il decremento maggiore (-0,4%) nell'ambito delle previsioni al 2012 della domanda interna. Stessa situazione anche per quello che riguarda gli investimenti, infatti gli abruzzesi registreranno per il prossimo anno una contrazione media del -1,1%Si può parlare in termini posuitivi invece per quello che riguarda l'export. Nonostante la domanda mondiale sarà in generale meno vivace, le esportazioni in Abruzzo contribuiranno stando alle previsioni a fornire contributi positivi al Pil. In questo settore infatti le previsioni parlano di variazioni positive pari al 3,6%. Infine, uno sguardo al mercato del lavoro. La dinamica della disoccupazione certamente soffrirà dell'incertezza del clima economico, infatti nel 2012 si stima che in Abruzzo raggiungerà l'8,8%. A livello provinciale, la graduatoria del valore aggiunto pro capite a prezzi correnti dell'intero Paese, Chieti si colloca al primo posto con un valore di 19.392 euro, un dato non roseo se paragonato a livello nazionale. Infatti il valore registrato è inferiore di ben 16 punti percentuali alla media italiana. A scalare seguono la città de L'Aquila (18.986 euro), Pescara 18.798 euro, Teramo 18.109 euro. Questo quanto emerge da uno studio condotto da Unioncamere i cui dati per l'Abruzzo sono stati elaborati dall'Agenzia Giornalistica Dalla A alla V. Posto pari a 100 il valore aggiunto per abitante a prezzi correnti dell’intero Paese, il valore aggiunto pro capite del Sud dovrebbe attestarsi nel 2012 a quota 66,6 (15.514 euro, contro i 23.280 dell’Italia), con un’ulteriore, benché lieve, perdita rispetto al 2011 (quando si attestava al 66,7). Nel complesso, saranno le province del Nord-Ovest quelle in cui si registrerà il prossimo anno un valore aggiunto pro capite medio più elevato, pari a 27.974 euro, superiore del 20,2% al dato medio nazionale. Molto vicine a questo primato saranno le province del Nord-Est (27.717 euro e un +19,1% rispetto alla media), mentre il Centro dovrebbe registrare un complessivo valore medio per abitante di 26.101 euro, superiore alla media Italia del 12,1%. cliccando sul download è possibile consultare le tabelle

di Vittorio Bellagamba

05/01/2012

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