Una "manita" con tanti rimpianti
Trentuno punti nel girone d'andata, ventisette in quello di ritorno: si chiude a quota 58 il torneo 2023/2024 della Sambenedettese che vince a Senigallia contro la Vigor (3-5) una partita piena di emozioni ma non riesce a ottenere nemmeno la terza posizione, utile per disputare la prima gara dei (peraltro, inutili) play-off in casa: il primo turno, infatti, si disputerà ad Avezzano e gli abruzzesi passeranno il turno anche con il risultato di parità, in virtù del miglior piazzamento.
La partita, l'ultima della stagione e con la Vigor che praticamente non ha speranze di agganciare i play-off in caso di vittoria del Roma City, si gioca a viso aperto ed è, per questo, molto spettacolare sin dall'inizio.
La prima occasione, a inizio gara, è per i padroni di casa, Pesaresi si trova davanti al portiere ospite Ascioti ma spreca la chance. Sul capovolgimento di fronte, Battista effettua un cross insidioso che l'estemo difensore della Vigor, Roberti, toglie con un buon intervento dai piedi di Senigagliesi. La Samb passa in vantaggio al 12°: Paolini penetra in area avversaria e il suo tiro rasoterra è imparabile, 0-1. Sei minuti dopo, la Vigor pareggia: buon triangolo tra Pesaresi e Kerjota, quest'ultimo non lascia scampo ad Ascioti, 1-1. La risposta immediata galvanizza gli uomini di mister Clementi che, al 38°, passano in vantaggio: ottimo spunto di Kerjota, indecisione della difesa della Samb e Balleello trafigge Ascioti, 2-1 e con questo risultato si va al riposo.
Nella ripresa, la Vigor va subito in rete con Pesaresi, ma di mano: il fantasista di casa prende un giallo che sarà decisivo, dopo poco, ma passa appena un minuto e la partita sembra segnata, quando con un tiro al volo molto bello Kerjota segna la sua doppietta, 3-1 per la Vigor Senigallia e soprattutto quando, all'11°, Tomassini spreca una facile occasione per accorciare le distanze. Al 20°, mister Mancinelli cerca di dare una scossa alla Samb cambiando modulo: esce Fabbrini (entrato ad inizio ripresa al posto di Battista) insieme a Bontà, per Martiniello e Cardoni. Si passa al 4-4-2 e la partita "cambia" improvvisamente, complice l'inferiorità numerica della Vigor Senigallia per l'espulsione al 19° di Pesaresi (doppia ammonizione).
Al 22°, il secondo gol della Samb è di Barberini, con un tocco micidiale sotto porta su suggerimento di Pagliari. Cinque minuti dopo, il 3-3 è del bomber di questo finale di torneo, Martiniello, con uno splendido colpo di testa e, dopo ancora cinque minuti, alla fine di un'azione convulsa con Martiniello e Barberini che tentano la conclusione, la palla finisce sui piedi di Tomassini che completa una rimonta capace, in dieci minuti complessivi, di ribaltare la partita: 3-4. La cinquina viene servita al 43°, con il diagonale secco di Senigagliesi, 3-5.
La stagione in cifre
Se analizziamo l'atteggiamento comunque combattivo della gara odierna, appare una punizione eccessiva l'aver terminato la stagione regolare al quarto posto, appena un gradino sopra la "Samb di Renzi" che poi disputò e vinse i play-off, senza che questo servisse a nulla. Ma, se analizziamo il ruolino di marcia delle compagini che hanno superato in classifica la Samb capiamo il perché. La vincitrice del torneo, il Campobasso, aveva 36 punti alla fine del girone d'andata (+5 sulla Samb) e ne ha collezionati 34 in quello di ritorno: un andamento, nonostante la falsa partenza, costante con 40 punti in casa e 30 fuori. Il divario finale (+12) sulla Samb si spiega perché i molisani hanno ottenuto in casa 10 punti in più della Samb, che al Riviera ha sbagliato troppo. L'Aquila al giro di boa, di punti ne aveva 31 ed ha innescato il "turbo" nella seconda parte della stagione: 37 punti, dieci più della Samb alla fine. Gli uomini di Cappellacci, fuori casa, hanno conquistato gli stessi punti della Samb, anche loro dieci in più tra le mura amiche. Infine l'Avezzano, che è sempre stato lontano dalla testa della classifica ma ha superato la Samb al fotofinish di un punto, frutto di 31 punti nel girone d'andata e 28 nel ritorno. L'Avezzano fuori casa ha avuto un rendimento inferiore alla Samb di quattro punti, ma ne ha conquistati cinque in più in casa.
I numeri ci dicono, quindi, che il campionato della Samb è stato perso in casa: i 30 punti sono gli stessi ottenuti dal Chieti all'Angelini e poco più di quelli ottenuti da Sora e Fossombrone tra le mura amiche (27). Per compensare un tale ruolino di marcia, la Samb avrebbe dovuto avere fuori casa un rendimento eccezionale, che nel girone F di quest'anno nessuna squadra ha avuto: i 28 punti esterni, infatti, sono comunque il secondo miglior risultato stagionale, dopo i 30 del Campobasso e a pari merito con L'Aquila.
Interessante anche il dato sulle reti.
La Sambenedettese "vince" la speciale classifica di squadra più prolifica con 58 gol fatti: 3 più del Campobasso, 10 più de L'Aquila e 8 più dell'Avezzano. Però, i 37 gol subiti (16 nel girone di andata, 21 in quello del ritorno) la pongono al livello del Roma City, poco sopra l'Atletico Ascoli, molto più in basso del Campobasso (28 reti subite) de L'Aquila (che con 22 reti subite è la miglior difesa del girone) e anche del...Fossombrone che ne ha subiti solo 28, come la vincitrice del campionato.
L'aritmetica si "ferma qui": non spiega il perché del crollo iniziato a dicembre e nemmeno perché, dalla vittoria esterna a Termoli (marzo), i rossoblù non abbiano più vinto fino a questo pomeriggio. L'inefficacia al Riviera e la poca copertura della difesa saranno oggetto di analisi, per ritentare la scalata alla Lega Pro il prossimo anno, in un girone che si preannuncia anche peggiore di questo.
Intanto, per quel che può contare, la Samb si prepara ora al primo turno dei play-off che si disputerà ad Avezzano.
di Roberto Valeri
05/05/2024
