Un pareggio amaro
Da +5 ad un potenziale -2.
Se oggi, domenica 17 dicembre, il Campobasso dovesse battere nell'incontro di cartello della sedicesima giornata di serie D, girone F, il Chieti, la Sambenedettese perderebbe la testa della classifica e scivolerebbe in seconda posizione, probabilmente in coabitazione con l'Avezzano.
E' questo l'incredibile scenario, frutto di due punti in tre gare, che si prospetta agli uomini di Lauro, il che accerta ufficialmente la complessità di un gioco come quello del calcio.
Dopo la sconfitta (sulla carta anche ipotizzabile ma immeritata) di Campobasso e le colpevoli distrazioni finali che sono costate due punti con l'Atletico, ieri a Riano la Samb ha fatto quel che poteva, soprattutto nel secondo tempo, ma non ne ha ricavato che un punto.
Il punto è stato, a sua volta, fortemente influenzato dalle scarse capacità dell'arbitro Spina di Barletta, che non ha assegnato agli ospiti ben due rigori, uno dei quali francamente impossibile da non dare, stando a una distanza di un metro dal punto in cui si è verificato il fatto. Questa è la serie D e ci vorrebbero arbitri almeno da serie D.
La Sambenedettese, a Riano, è scesa in campo rimaneggiata: senza Scimia, oltre a Chiatante e Paolini, mister Lauro affida il centrocampo ad Arrigoni e Barberini, con Cardoni, Alessandro e Battista a supporto di Tomassini. In difesa, Sirri e Sbardella con Pagliari e Zoboletti. Il Roma City schiera Di Renzo, il bomber del girone, ma non si vede affatto. Samb subito pericolosa al 7°, colpo di testa di Cardoni non preciso, ma al 17° un'azione confusa in area ospite porta al tiro ravvicinato Bonello, la palla viene respinta. Sul finire del tempo, sempre Bonello prova il tiro ma scivola. La prima frazione si chiude con la Samb padrona del campo, ma senza costrutto.
Meglio la ripresa.
Al 5°, il portiere del Roma City Di Chiara vola per impedire ad un tiro da venti metri di Tomassini di insaccarsi. Al 17°, stessa sorte tocca al tentativo di Pagliari, questa volta è la sfera a uscire di poco. Cresce la pressione della Samb, il Roma City si arrocca. Arrivano i due episodi incriminati. Al 29° su cross di Cardoni la palla colpisce il braccio di Codromaz, l'arbitro sorvola. Al 42°, il cross è di Zoboletti e il braccio è di Scognamiglio, anche qui non è rigore secondo il signor Spina di Barletta e questo, onestamente, non è concepibile perché il braccio è veramente largo. A farne le spese subito è il vice di Lauro, Mancinelli, spedito anzitempo negli spogliatoi. A farne le spese a lungo termine potrebbe essere la Samb e soprattutto l'attuale dirigenza che ha oggettivamente fatto dei sacrifici economici per costruire una squadra di livello (e, con l'arrivo di Senigagliesi, sta dimostrando di volerne fare ancora): il tutto potenzialmente distrutto da decisioni arbitrali che sono inconcepibili.
di Roberto Valeri
17/12/2023