FORM, presenta la “Scozzese” con Hubert Soudant

- Sul palco anche il violinista vincitore del premio Postacchini Jevgēnijs Čepoveckis

Il Maestro Hubert Soudant, specialista di fama internazionale del repertorio classico, dirige la FORM nel prossimo programma dal titolo Mendelssohn 3 “Scozzese”. Quattro i concerti previsti: venerdì 14 febbraio al Teatro della Fortuna di Fano (in collaborazione con Fondazione Teatro della Fortuna): il giorno seguente al Pergolesi di Jesi (in collaborazione con Fondazione Pergolesi Spontini); domenica 16 febbraio al Gentile di Fabriano e martedì 18 al Lauro Rossi di Macerata.

Le quattro serate, realizzate in collaborazione con l’associazione Antiqua Marca Firmana – Concorso Violinistico Internazionale “Andrea Postacchini” di Fermo, vedono la partecipazione del violinista lettone Jevgēnijs Čepoveckis, vincitore dello storico premio fermano nel 2019.

L’Orchestra Filarmonica Marchigiana ritrova per questa occasione la bacchetta dell’olandese Soudant, che ha diretto le più importanti orchestre europee tra cui i Berliner Philharmoniker, la London Philharmonic Orchestra, i Bamberger Symphoniker, i Wiener Symphoniker e che conosce molto bene la FORM, sempre più identificata come la “Colonna sonora delle Marche”. Il programma è composto da musiche di compositori tedeschi: Ludwig van Beethoven, Max Bruch e Jakob Ludwig Felix Mendelssohn Bartholdy.

Si parte dall’ultimo rappresentante del classicismo viennese, considerato uno dei più grandi e influenti compositori di tutti i tempi e di cui quest’anno si celebrano i 250 anni dalla nascita. Die Geschöpfe des Prometheu (Le creature di Prometeo), Ouverture in do magg., op. 43a è un balletto ottocentesco in cui Beethoven anticipa le melodie dell’imponente Eroica. Segue il Concerto per violino e orchestra n 1 in sol min., op 26 di Bruch, uno dei concerti più noti per violino solista, nonché probabilmente l'opera più conosciuta del musicista tedesco. Si conclude con la Sinfonia n. 3 in la min., op. 56 Scozzese di Mendelssohn, lavoro di lunga gestazione, dedicato alla regina Vittoria, di forte ispirazione, che evoca con grande suggestione paesaggi nordici e sensazioni ora eroiche, ora malinconiche, ora epiche, raccolte nel suo tour in Scozia e nel nord Europa.

di Cristina Mignini

13/02/2020

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