ISA: occorre chiarezza e rispetto del lavoro degli intermediari fiscali.
In un comunicato congiunto, le sigle ANCOT, ANCIT, ATI e INT rappresentative dei tributaristi hanno espresso il proprio punto di vista sugli ISA.
"Il 20 giugno - si legge nel comunicato - alla riunione indetta dall’Agenzia delle Entrate sugli Indici sintetici di affidabilità fiscale, abbiamo appreso dal Direttore, dott. Antonino Maggiore, che sugli ISA “Si è andati lunghi”.
Questa dichiarazione ci rinfranca per l’onestà intellettuale dimostrata, ma evidentemente non evita problemi e preoccupazioni. A pochi giorni dalla prima scadenza fiscale, del 1° di luglio, dobbiamo ancora aspettare la pubblicazione del DPCM che dovrebbe, come già anticipato ufficiosamente dalla stampa specializzata, prorogare detta prima scadenza. Ora una modifica al Decreto Crescita, sposta i termini al 30 settembre. Confusione ed incertezza che creano sfiducia ed aumentano le difficoltà per contribuenti ed intermediari fiscali. Proprio in questa veste i nostri iscritti hanno ricevuto la prima release del software sugli ISA, ma già sono iniziate le prime osservazioni che porteranno a brevissimo ad una seconda release. Si attende per tempo dalla stessa Agenzia delle Entrate una Circolare in merito. Lo scorso anno abbiamo votato, nella commissione Ministeriale ISA, già studi di settore, il rinvio dei primi Indici per partire tutti insieme. Oggi si sta facendo un grande lavoro e sicuramente nel prossimo futuro ne capiremo la portata epocale, così come già per la fatturazione elettronica. Ma, tutto ciò non può che portarci ad una presa di coscienza nell’interesse generale.
"I nostri assistiti - prosegue la nota - devono comunque presentare la documentazione contabile e fiscale per il rinnovo dei fidi in banca. Gli studi non sanno come riprogrammare le attività interne per le elaborazioni dei modelli, dichiarazioni fiscali; soprattutto rimanendo in attesa di nuove istruzioni Ministeriali.È evidente la necessità di una riprogrammazione dell’agenda tributaria che tenga conto del lavoro degli intermediari fiscali, quali sono i tributaristi da noi rappresentati. Il 2019 segnerà l’anno della svolta al digitale e del prossimo precompilato delle dichiarazioni IVA, come preannunciato dal Direttore Maggiore in audizione parlamentare. Sugli ISA si è andati lunghi, lunghissimi, per non ripetere l’errore, necessita una presa di coscienza da parte anche della politica, con la riapertura dei tavoli della semplificazione, che tenga in considerazione la voce di tutti gli intermediari fiscali, che costituiscono elemento indispensabile per la riuscita di ogni progetto di digitalizzazione in ambito tributario.
"Noi ci siamo e siamo disponibili a fare la nostra parte - concludono le sigle dei tributaristi - I nostri associati chiedono la possibilità di poter lavorare, senza nulla a pretendere, se non la chiarezza negli adempimenti. Ora la Politica e la Pubblica Amministrazione facciano la loro parte, nell’interesse dei cittadini – contribuenti e rispettando il lavoro dei professionisti, che di fatto svolgono una funzione pubblica in qualità di intermediari tra il Contribuente e l’Amministrazione Finanziaria".
di Roberto Valeri
24/06/2019