
Al via le Giornate Fai di Primavera

Palazzi della politica solitamente inaccessibili, aree archeologiche, borghi che custodiscono antiche tradizioni, colonie marine abbandonate, luoghi dello sport e della produzione, chiese e monumenti che svelano spazi sorprendenti. Le aperture delle Giornate FAI di Primavera, sabato 24 e domenica 25 marzo 2018, raccontano con la loro straordinaria varietà un’Italia che sempre di più si riconosce nella vastità del suo patrimonio culturale e nella ricchezza della sua storia. C’è un’Italia che invita e un’Italia che partecipa: l’energia dei 50.000 volontari del FAI attraversa la Penisola da nord a sud alle isole e spinge la gente a scoprire, negli oltre 1000 i luoghi aperti al pubblico, i tanti frammenti di una stessa identità. La manifestazione, oltre a essere un momento di incontro tra il FAI e la gente, uniti nel festeggiare e raccontare la propria storia più bella e più nobile, è anche un importante evento di raccolta fondi e un’occasione per raccontare a tante persone gli obiettivi e la missione della Fondazione. Per questo, all’accesso di ogni luogo aperto verrà chiesto ai visitatori un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro: i preziosi contributi raccolti saranno destinati al sostegno delle attività istituzionali del FAI. Nelle Marche 75 beni aperti, 3.600 Apprendisti Ciceroni, 600 volontari, 5 delegazioni, 5 gruppi FAI, 4 gruppi FAI Giovani. Le giornate FAI di Primavera si caratterizzano ad Ascoli Piceno per l'edizione 2018 per i beni aperti : Eremo di San Marco, Chiesa della Ss. Annunziata - Parco della Rimembranza, Complesso di Sant'Angelo Magno - Scuola di Architettura e Design – Unicam, Chiesa di Sant'Agostino, Biblioteca "G.Gabrielli" - Polo Culturale Sant'Agostino, Chiesa di Sant'Ilario, Chiesa di Sant'Emidio alle Grotte, Galleria D'Arte Contemporanea Osvaldo Licini - Polo Culturale Sant'Agostino. Come ormai accade da quattro anni, il Gruppo Gabrielli supporta l'iniziativa nelle Marche e in particolare nella città di Ascoli Piceno: “Condividiamo l’Operato del FAI rivolto in particolare alla nostra Città. L’edizione 2018 si caratterizza per le tante bellezze accessibili al grande pubblico di visitatori come le opere del pittore Osvaldo Licino di cui si ricorda quest’anno il 60esimo anniversario della sua scomparsa. Sarà inoltre possibile visitare il tempietto di Sant’Emidio alle Grotte, la Chiesa di Sant’Ilario e l’apertura di un bene storico quale la chiesa della Santissima Annunziata, luogo di culto cattolico sito nell’omonimo parco della città di Ascoli Piceno. Supportiamo il FAI, delegazione di Ascoli Piceno, in primis per l’importante lavoro di sensibilizzazione che svolge nel preservare e tutelare le bellezze che il territorio custodisce. Oltre ad essere un’azione assolutamente importante per la tutela della ricchezza artistico locale, è assolutamente lodevole l’azione educativa destinata alle giovani generazioni che diventano sempre più, parti attive del progetto grazie al lavoro sinergico con le scuole finalizzato alla sensibilizzazione e ad un approccio più responsabile .” LE APERTURE Orari: sabato e domenica 10-13/ 15-18.00 Eremo di San Marco Località Piagge L’eremo di San Marco del XIII sec. è la spettacolare chiesa rupestre addossata alla parete rocciosa dedicata all’Evangelista. Rifugio di anacoreti e mistici, fu poi retto dai Priori dell'ordine cistercense che seguivano la regola benedettina. L’edificio è un’importante testimonianza di arte e spiritualità per la città di Ascoli, completamente immerso e integrato nel paesaggio naturale che lo circonda. In stile romanico ha la facciata in conci di travertino, con due ordini di bifore, dotata di campanile; vi si accede attraverso un ardito ponte costruito su un precipizio e una scala in travertino. All'interno due locali sovrapposti conservano tracce dei primitivi affreschi, oltre ad una tomba ad arcosolio appartenente alla potente famiglia dei Tibaldeschi, come si rileva dallo stemma gentilizio sul sepolcro. Solitamente chiuso al pubblico, splende nella notte dall'alto del Colle San Marco sulla città di Ascoli. Lasciato al Comune nel 1908 venne restaurato su proposta dell'esecutore testamentario Cesare Cesari per iniziativa del sindaco Garzia Civico. Recentemente sottoposto a lavori di consolidamento, di messa in sicurezza, viene aperto al pubblico dal FAI per la prima volta. INDICAZIONI PER LA VISITA: Dopo una prima breve salita di collegamento tra la chiesa di San Bartolomeo e il cimitero di Piagge, si fiancheggia sulla destra il cimitero. Dopo circa 15 min si incontra il bivio segnalato dai cartelli biancorossi del CAI con l'indicazione dell'eremo a sinistra. Con breve percorso quasi in piano si raggiunge la piazzola davanti alla scalinata per l'Eremo. Lunghezza: 700 m Tempo previsto andata: 20 min. Scala difficoltà: “E” escursionistico, privo di difficoltà tecniche. È comunque indispensabile calzare scarponcini da escursionismo. È prevista una navetta con partenza da V.le De Gasperi nei seguenti orari: 9/10/11/14/15
di Cristina Mignini
21/03/2018