Tartufo nero, volano dell'economia locale
FERMO – Circa venti studenti dell'Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali Turistici Alberghieri e della Ristorazione “E. Tarantelli” di Sant'Elpidio a Mare hanno curato il servizio durante la degustazione con analisi sensoriale sul tartufo naturale e sull'aroma tartufo nel corso del convegno “Alla scoperta del tartufo salvaguardano l'ambiente” svoltosi nei giorni scorsi nella Sala Gialla della Camera di Commercio di Ascoli Piceno. “Il tartufo è prodotto pregiato, ma non più un prodotto di nicchia - ha dichiarato il professore dell'Istituto “E. Tarantelli” Leonardo Melatini – nella ristorazione è molto utilizzato sia nel recupero di vecchie ricette che nell’innovazione. Inoltre, è un prodotto locale per questo è importante valorizzare il territorio anche attraverso la ristorazione. La ristorazione, così come l'accoglienza, è una grande opportunità occupazionale sulla quale devono scommettere i giovani, utilizzando anche questa grande tipicità” .
Il convegno prende il titolo della pubblicazione a cura di Emiliano Pompei arricchita dalla riproduzione del volumetto del 1827 “Della coltivazione de' tartufi” quest'ultimo è un testo storico che tratta della tartuficoltura nel 1800 sul territorio nazionale. “Attraverso le pagine di questo libro – ha commentato il curatore della pubblicazione Emiliano Pompei – è possibile ripercorrere l'evoluzione della tartuficoltura nel corso dei secoli in cui emerge come negli ultimi anni c'è stata una crescente attenzione alla qualità del prodotto per rispondere alle esigenze di un consumatore sempre più attento ed esigente”. Le iniziative, promosse dalla Confagricoltura Ascoli – Fermo, sono volte a promuovere un percorso formativo sulla coltivazione del tartufo nero area distrettuale che interessa i comuni di Montemonaco, Amandola e Montefortino. “La coltivazione di questa pregiata qualità di tartufo, soprattutto in terreni incolti o sottoutilizzati - ha spiegato Ivo Guaiani direttore dell'Unione Provinciale Agricoltori – può dare un nuovo slancio all'economia locale. Siamo convinti che la coltivazione del tartufo sia un'attività redditizia per gli agricoltori del nostro territorio per questo riteniamo fondamentale realizzare dei percorsi formativi in grado di educare figure professionali specializzate nel settore”.
di Vittorio Bellagamba
20/04/2012