
Il vino Pecorino fa bene al cuore, lo dicono gli esperti
Molti sanno che il vino Pecorino è diventato una delle specificità regionali più apprezzate nel mondo, ma pochi conoscono il suo aspetto “terapeutico”. Destinato a diventare il prodotto di punta dell'offerta enologica marchigiana, questo vino si è infatti rivelato un toccasana – assunto ovviamente con la dovuta moderazione – per chi soffre di problemi cardiocircolatori. Il prezioso nettare, la cui produzione è stata intrapresa circa un ventennio fa da Guido Cocci Grifoni, possiede infatti l'acido salicilico, componente alla base dell'aspirina che ha la nota capacità di proteggere il sistema cardiovascolare.
In un capitolo del libro “La riscoperta del Pecorino, storia di un vitigno e di un vino” curato da Natale Giuseppe Frega, preside della facoltà di Agraria dell'Università Politecnica delle Marche ed Emanuele Boselli, ricercatore presso la stessa facoltà si legge infatti che “fra le altre sostanze individuate è da notare la presenza dell'acido salicilico nella maggior parte dei campioni Guido Cocci Grifoni; si tratta di una sostanza di rilevanza salutistica, che già altri autori hanno riscontrato nei vini bianchi”. Secondo alcuni esperti, inoltre, chi beve vino durante i pasti principali, assume una quantità di acido salicilico quasi equivalente a quella contenuta nella "aspirinetta", spesso prescritta dai cardiologi a scopo preventivo.
La Tenuta Cocci Grifoni ha infatti presentato nei mesi scorsi il libro sul Pecorino realizzato dall'Università Politecnica delle Marche, con i dipartimenti di Storia, Economia e Agraria sia con l'obiettivo di valorizzare il ruolo svolto dal Cavalier Guido Cocci Grifoni nella riscoperta dell'antico vitigno sia per restituire la giusta valenza e il giusto riconoscimento a un prodotto che negli ultimi tempi in molti hanno cercato di contraffare. Il Colle Vecchio Offida Pecorino, lo ricordiamo, è ottenuto dalla vinificazione in bianco dell’omonimo vitigno Pecorino ed eventualmente (non oltre il 15%) con altre varietà a bacca gialla non aromatiche della provincia di Ascoli Piceno, all’interno di aree ben delimitate che comprendono il territorio di ventidue comuni.
di Vittorio Bellagamba
18/11/2009