
Premio Bandiera Verde Cia: vince l’agricoltura motore della filiera
Roma - A Montecitorio la cerimonia 2025. Per le Marche il riconoscimento va alla città di Fabriano.

Un podere nel borgo, Simignano in Toscana. Risalente al XIII secolo, deve la sua sopravvivenza a circa 30 abitanti e alla stessa fattoria, anche agriturismo, che lo ha riportato alla luce attraverso tre generazioni, ispirate da nonno Giuseppe il “salvatore della cinta senese”. Un allevamento e 400 protagoniste: vacche Frisona, Brown e Angler; tutte con un nome e, soprattutto, una missione: il Parmigiano Reggiano, fatto a regola d’arte a Gattatico, in Emilia-Romagna, da un’azienda esemplare nella produzione a ciclo completo, dalla stalla al caseificio. E poi Eva e Ruben, poco più che ventenni, dalla città in malga Cuar, a Trasaghis, Friuli-Venezia Giulia, e la scelta per il bio, l’alpeggio e l’accoglienza in alta quota. Queste e altre ancora, storie di concreta e brillante agricoltura, quella premiata dalla XXIII edizione di Bandiera Verde Cia. Oggi, a Roma, nella Sala della Regina a Montecitorio, la consegna dei premi a 10 aziende, scelte in base a specifiche categorie. Riconoscimenti per 3 Comuni rurali virtuosi, 6 extra-aziendali e 3 speciali.
Per le Marche, il riconoscimento è andato alla città di Fabriano: “Sono profondamente felice – dichiara Alessandro Taddei, Presidente di CIA Marche – che Fabriano, città dalle radici storiche e dall’anima agricola sempre vivace, abbia ricevuto il prestigioso riconoscimento della Bandiera Verde 2025. Questo premio non è soltanto un simbolo, ma un impegno concreto verso un’agricoltura che guarda al futuro: sostenibile, innovativa, radicata nelle comunità e attenta al paesaggio. Le Marche mostrano così ancora una volta che competenza, tradizione e tutela ambientale possono camminare insieme, e sono convinto che questa vittoria potrà fungere, come sempre accade, da stimolo per tutte le realtà agricole regionali: continuare a investire in qualità, in filiere corte, in produzione integrata e in promozione dei nostri territori. Ringrazio CIA nazionale e tutti i partner coinvolti e lancio un invito a tutti gli agricoltori marchigiani: la sfida è globale, ma le soluzioni nascono qui, nei nostri campi, nei nostri borghi, valorizzando la nostra identità”.
Il Sindaco di Fabriano, Daniela Ghergo, ha dichiarato: “La Bandiera Verde Agricoltura conferma Fabriano come città appenninica che guarda al futuro con attenzione alla sostenibilità, alla qualità della vita e alla valorizzazione delle eccellenze locali, consolidando la vocazione già riconosciuta a livello internazionale con l’inclusione nella rete delle Città Creative UNESCO. È un riconoscimento che premia un percorso articolato e coerente con gli obiettivi di sostenibilità e valorizzazione delle radici identitarie locali, che ha saputo unire tradizione e innovazione attraverso azioni concrete a sostegno dell’ambiente, dell’agricoltura e della comunità. In questo cammino un ruolo importante è svolto anche dall’Istituto Tecnico Agrario “Giuseppe Vivarelli”, realtà formativa d’eccellenza che contribuisce alla diffusione di una cultura agricola moderna e sostenibile, in dialogo con il territorio e le sue imprese. Il premio valorizza un impegno condiviso che mette insieme tutela del paesaggio agrario, promozione delle produzioni tipiche, agricoltura urbana, educazione ambientale e partecipazione civica, rendendo Fabriano un modello di città capace di coniugare sviluppo e rispetto per l’ambiente."
A Montecitorio erano presenti: Gabriele Comodi vice Sindaco Comune di Fabriano, Maurizio Serafini assessore Comunità e Solidarietà, Emilio Procaccini Dirigente Scolastico Istituto Agrario Morea-Vivarelli di Fabriano, Loredana Campitelli direttore della CIA di Ancona, Franco Giannangeli Presidente CIA Ancona, Luca Bianchi vice Presidente nazionale e Presidente regionale di Agia Cia, Alessandra Baioni funzionaria CIA Ancona
di Roberto Valeri
06/11/2025







