Le stelle lo sanno

San Benedetto Del Tronto - La notte magica della presentazione della Sambenedettese Calcio.

In una notte magica come quella dello scorso 8 agosto, in piazza Giorgini, non poteva che verificarsi qualcosa di strano: davanti a migliaia di persone inneggianti ai colori rossoblù, il Presidente Vittorio Massi ha strappato un foglio giallo, un post it che aveva da un anno sul suo frigo, su cui c'era scritto "'sogna vènce", bisogna vincere. E quel rumore, mentre quei piccoli pezzettini volavano giù dal palco, li ha sovrastati tutti.

"'Sogna", come in un sogno
Sì, perché tra cori, bandiere e volti illuminati dalla passione, la Sambenedettese è tornata a presentarsi alla sua gente e la città ha risposto con il calore delle grandi occasioni, in una situazione del tutto nuova: mantenuta la promessa, strappato il post it con l'imperativo categorico di vincere, si entra ora in una realtà nuova, quella della Lega Pro, in cui vincere potrebbe essere più difficile. E allora, di concreto, resta il sogno di compiere un'altra impresa nella stagione 2025-2026, con numerosi volti nuovi: Cultraro, Dalmazzi, Chelli e Tosi, a centrocampo Alfieri, Scafetta, Bongelli e Napolitano, Tourè, Iaiounese, Konatè e Marranzino in attacco. In dialetto sambenedettese, bisogna ('sogna) pare proprio la diretta emanazione di un sogno. E allora perché non tentare.

"Lotteremo per la maglia e per la città"
A riportare tutti alla concretezza ci pensa come sempre mister Ottavio Palladini, con l'appello alla tifoseria, retorico visto l'attaccamento della città ai suoi colori in categorie molto più basse di questa, ma comunque necessario: "Abbiamo bisogno di voi, perché questo campionato sarà difficile e lotteremo per la maglia e per la città". A rimandarla in visibilio, di nuovo Massi che decide subito di coniare un nuovo slogan, 'sogna rvènce, che non ha bisogno di traduzioni.

La città vicina al progetto
Il patron rossobù una vittoria l'ha già ottenuta: record di abbonamenti (e potrebbero arrivarne ancora) e record di sponsor, con riconferme importanti come la Banca del Piceno e nuovi ingressi molto significativi, primo fra tutti quello della più grande azienda privata della città, ProMarche, per non parlare dei grandi brand, la birra Ceres (di cui pare che nell'entroterra abbiano finito le scorte) e l'acqua minerale San Benedetto (idem). 

Le stelle lo sanno
L'8 agosto è troppo vicino alla notte di San Lorenzo per non parlare di stelle: brillavano tutte, sul cielo di San Benedetto del Tronto e anche loro possono, in un certo qual modo, essere d'aiuto alla causa rossoblù. Tra le migliaia di tifosi presenti, infatti, solo gli ultra cinquantenni ricordano con chiarezza gli anni gloriosi della serie B, quelli in cui la Sambenedettese duellava e a volte vinceva con Lazio, Inter, Genoa, Sampdoria, Juventus, Milan, Torino, Napoli e potremmo continuare all'infinito. I quarantenni di oggi erano dei bambini, gli altri sono più abituati al motto "mai una gioia". La società è fallita tante volte e altrettante si è rialzata, perché la gente di San Benedetto è abituata a soffrire, piangere, disperarsi e dimenticare subito tutto per ricominciare. Non vale solo nel calcio, vale a maggior ragione nel calcio. Ai giovani, il passato è stato spiegato, però non l'hanno vissuto.

Ma le stelle, il cui bagliore, apparentemente immutabile, giunge a noi in realtà dalla notte dei tempi, c'erano.
C'erano il 16 settembre 1956, quando a Bari la Sambenedettese esordì per la prima volta nel campionato cadetto, prima squadra delle Marche a raggiungere il professionismo. C'erano quando la Samb espugnò Marassi, sconfisse la Lazio, recuperò due gol al Milan a San Siro, eliminò l'Inter dalla Coppa Italia. 
C'erano e, silenziosamente, possono testimoniarlo. C'erano e lo testimoniano perché la Sambenedettese è una di loro, una stella cadente che è caduta e poi, come solo nello sport può accadere, è risorta.
E allora nonostante una rosa giovane, nonostante il livello degli avversari, nonostante gli altri abbiano investito mille volte più della Samb, da piazza Giorgini si alza il grido Lottate, Sudate, Onoratela!
Perché, e questo possiamo testimoniarlo tutti, l'Italia è una Repubblica, non una monarchia.

di Roberto Valeri

10/08/2025

"Non dobbiamo farci vincere dalle complessità e dalle paure"

Rimini - Il saluto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Meeting di Rimini.

Leggi l'articolo »

Pane, Amore e Libertà, si cerca la protagonista femminile

Ascoli Piceno - Dopo la chiamata per il casting delle due figure di bambini, conclusasi con un successo in termini di adesioni, Guasco cerca un'attrice protagonista.

Leggi l'articolo »

Lega Pro, domani debutta il Football Video Support

San Benedetto Del Tronto - Ogni allenatore avrà a disposizione due "card", equivalenti a due chiamate.

Leggi l'articolo »

"Diamo nome e forma al nuovo"

Rimini - Il Saluto di papa Leone XIV alla vigilia dell'inizio del Meeting dell'Amicizia.

Leggi l'articolo »

Notizie ultime 48 ore



[gg/mm/aaaa] [gg/mm/aaaa]

A Ripatransone, la quarta tappa della mostra

Ripatransone - “Non per frivolo diletto”
Cartoline storiche in esposizione, dal 5 al 31 agosto , al Palazzo del Podestà.
Astrelia sviluppa siti web per quotidiani online e applicazioni web e mobili per iPhone iPad e Android