GLI AGRICOLTORI DELLE MARCHE ADERENTI ALLA CIA SI SCHIERANO CONTRO IL FONDO UNICO

Ascoli Piceno - I nuovi strumenti rischiano di non essere più la spina dorsale della strategia alimentare e agricola dell’Ue.

La CIA – Agricoltori Italiani delle Marche lancia un allarme riguardo al potenziale taglio dei fondi derivante dalla riforma della PAC post-2027. Si teme che la nuova PAC possa perdere il suo ruolo di "spina dorsale" della strategia alimentare e agricola dell'UE. Da oltre 50 anni, in quanto Politica Agricola Comune, essa ha garantito la tutela del mercato unico dalle frammentazioni e dei Paesi membri dalle disuguaglianze. Il settore primario della Regione Marche si trova in una fase congiunturale molto delicata. Per poter definire le proprie strategie di sviluppo, le aziende agricole hanno bisogno di conoscere gli strumenti finanziari a disposizione per i prossimi anni. È fondamentale che gli agricoltori siano informati sulle reali intenzioni di Bruxelles prima del 16 luglio, data in cui la Commissione UE presenterà una proposta sul nuovo quadro finanziario post-2027 e le modifiche legislative per la PAC post-2027. Proposta che renderà incerto il futuro della Politica Agricola Comune. Si ipotizza infatti che la PAC possa rientrare in un partenariato regionale e nazionale, inglobando la maggior parte dei fondi europei. Il presidente regionale Taddei ha denunciato una "totale assenza di dialogo e confronto con gli agricoltori proprio in questi mesi fondamentali per la costruzione della futura PAC, dopo i proclami del nuovo mandato della presidente Ursula von der Leyen e le aspettative alimentate dal commissario Christophe Hansen". La CIA delle Marche esprime forte preoccupazione per la riduzione dei fondi destinati alla Politica Agricola Comune (PAC). Nonostante le aspettative di un maggiore finanziamento, il settore agricolo si trova ad affrontare un taglio del 20% delle risorse, pari a circa 80 miliardi di euro su 400 totali a livello europeo, e 8 miliardi in meno sui 38 già assegnati all'Italia. A questa riduzione si aggiunge l'impatto dell'inflazione, che nel bilancio precedente ha inciso per circa il 14%. Per CIA, il Fondo Unico non rappresenta la soluzione ideale per il settore agricolo. Riteniamo che tale approccio comprometta l'autonomia della PAC, riduca le risorse disponibili e annulli le specificità agricole, generando disparità tra gli Stati membri. Inoltre, la competizione tra agricoltura, salute, energia e ricerca, che ne deriverebbe, metterebbe a rischio il mercato unico e l'intera Europa. Una gestione basata su un fondo unico non è considerata la strategia adeguata per affrontare le sfide globali e garantire cibo sano e sicuro. È in gioco il ruolo cruciale dell'agricoltura nel contrastare la crisi climatica, il dissesto idrogeologico e l'abbandono delle aree interne. Per queste ragioni, la questione non è di esclusivo interesse agricolo, ma riguarda l'intera collettività. Per questo motivo, la CIA lancia un appello da Roma a Bruxelles per una battaglia congiunta che coinvolga il mondo agricolo, le istituzioni nazionali, la politica e i cittadini, al fine di difendere la PAC e contrastare il Fondo unico. La mobilitazione di Cia, partita con la campagna “Agricoltura sotto attacco. Non arriviamo al Fondo!” difenderà la Pac quale strumento per il sostegno del reddito degli agricoltori, ma anche come unico strumento in grado di incentivare lo sviluppo rurale e la tutela dell’ambiente. Nelle Marche la CIA per sostenere questa campagna organizza un evento il giorno 14 Luglio alle 15:00 presso l'Auditorium BCC-Credito Cooperativo via Sandro Totti, 11 - Ancona in cui la Cia Agricoltori Italiani chiede una Politica per l'agricoltura autonoma, con un budget adeguato alle sfide e un meccanismo automatico di adeguamento all'inflazione. L'obiettivo è una PAC semplice, basata su principi comuni a livello europeo.

La CIA sottolinea che garantire il reddito degli agricoltori non è una questione di parte, ma un sostegno fondamentale per chi opera quotidianamente a garanzia della sicurezza alimentare globale. 

di Roberto Valeri

04/07/2025

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