Riforma fiscale, la posizione dell’A.N.CO.T
Roma - Semplificazione degli adempimenti, costante e incessante l’aumento delle norme fiscali che si riverbera sui modelli dichiarativi e relative istruzioni ministeriali.
La riforma fiscale dovrebbe vedere la luce entro la seconda metà del 2021. Un proposito contenuto anche nel Def Documento di Economia e Finanze e nel PNRR in discussione alla Camera. “La riforma fiscale e soprattutto la semplificazione – ha detto Celestino Bottoni presidente nazionale dell'A.N.CO.T. Associazione Nazionale Consulenti Tributari – sono tematiche particolarmente “sensibili” per la nostra associazione di tributaristi e sono stati oggetto di numerose richieste formulate in diverse occasioni di confronto con le istituzioni pubbliche. Confidiamo che nella seconda metà del 2021 questi propositi si tramutino in disposizioni legislative mirate e funzionali, tali da fornire un contributo considerevole al processo di modernizzazione del sistema fiscale italiano”.
Nel DEF viene evidenziato come proprio per “fronteggiare la crisi pandemica che continua a condizionare pesantemente la vita economica e sociale del Paese e del mondo intero, è necessario utilizzare tutti gli strumenti a disposizione, dalla campagna di vaccinazione, all’impulso alla ricerca medica e al rafforzamento del Sistema sanitario nazionale; in campo economico, dai sostegni e ristori al rilancio degli investimenti e dello sviluppo con il Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR) finanziato dal Next Generation EU (NGEU) e da ulteriori risorse nazionali” ed emerge come “l’esigenza primaria per la maggioranza e per il Governo è quella di sostenere i vari settori economici per il tempo necessario e di continuare a compensare le imprese e i lavoratori più danneggiati dalle misure di restrizione sanitarie, al fine di evitare la chiusura definitiva di molte posizioni lavorative e di aziende”.
E’ lo stesso Piano Nazionale Di Ripresa e Resilienza (PNRR) a collocare il nostro sistema tributario tra le debolezze strutturali del Paese, annoverando la riforma fiscale tra le azioni chiave per la ripresa che si intende innescare anche grazie alle risorse europee.
Nel mentre la realtà quotidiana dei consulenti tributari è purtroppo molto diversa. “In questi giorni gli studi dei consulenti tributari – ha detto il presidente nazionale dell'A.N.CO.T. Celestino Bottoni – sono alle prese con l'avvio della stagione delle dichiarazioni dei redditi. Un'incombenza che certamente non si coniuga con la semplificazione:
366 pagine di istruzioni per il Modello Redditi PF 2021, 255 per il Modello Redditi SP, 293 per il Modello Redditi SC, il tutto condito dall’attesa circolare extra-large sui Modelli 730, che l’anno scorso era di 411 pagine”.
Un progressivo aumento indiscriminato di informazioni dovute anche in considerazione degli aiuti stabiliti durante il periodo della pandemia. “Nelle dichiarazioni dei redditi del 2020 – ha spiegato Celestino Bottoni – dovranno essere indicate anche le somme erogate dallo Stato a favore dei soggetti che hanno subito danni economici a seguito dell'emergenza sanitaria anche se non concorrono alla determinazione del reddito, né d'impresa né di lavoro autonomo, e sulle quali nessuna imposta deve essere corrisposta. Comunque sono informazioni che sono già in possesso dell'amministrazione finanziaria che ha provveduto direttamente all’esame delle pratiche e all'erogazione dei contributi. Anche la richiesta informazioni e dati duplicati potrebbe essere evitata in ottica semplificazione? Noi crediamo di si.”
di Roberto Valeri
27/04/2021