Antichi mestieri nelle Marche

San Benedetto Del Tronto - Gli antichi mestieri abruzzesi sono una risorsa considerevole per l'economia locale. Infatti ammontano a...

Gli antichi mestieri abruzzesi sono una risorsa considerevole per l'economia locale. Infatti ammontano a 265 le imprese (3,1% del peso nazionale) che in Abruzzo hanno mantenuto un legame col passato e sono riuscite a mantenere viva la tradizione di antichi mestieri come l'arrotino, il mugnaio, il calzolaio, corniciai, ombrellaio, canestrai e spazzacamini. A livello provinciale, la maggiore concentrazione di imprese che ruotano attorno al business degli antichi mestieri si trova indubbiamente a Ancona con 75 attività all'attivo, lo 0,9% del peso nazionale, segue Pesaro-Urbino 66 unità (0,8% del peso nazionale), Macerata con 63 attività commerciali (0,7% del peso nazionale), Ascoli Piceno 36 unità (0,4% del peso nazionale) e infine Fermo, 25 unità (0.3% del peso nazionale). Questo quanto emerge da un'indagine condotta dalla Camera di Commercio di Milano su dati registro imprese ad agosto 2011 i cui dati per le Marche sono stati elaborati dall'Agenzia Giornalistica Dalla A alla V. A livello nazionale, esistono settori d’impresa e lavori manuali che la modernità ha offuscato ma non cancellato del tutto: sono infatti circa 9 mila le imprese attive che svolgono ancora oggi un mestiere antico. Se calzolai e corniciai hanno dimostrato di poter comunque resistere allo scorrere del tempo e allo sviluppo delle tecnologie (in Italia le attività odierne sono rispettivamente 4.390 e 3.323), più esiguo è il numero di mugnai (63), canestrai (10) e ombrellai (8) rimasti operativi lungo lo Stivale. I 381 arrotini e i 274 spazzacamini presenti nel nostro Paese, invece, nella maggior parte dei casi hanno riconvertito l’antica arte incorporandola in più moderne attività di installazione di impianti termici e varia ferramenta. Roma (8,8% del totale nazionale), Milano (4,8%) e Torino (4,2%) sono le province dove è più alta la concentrazione delle professioni in disuso mentre è Bologna, a pari merito con la capitale, la provincia in cui resiste il maggior numero di arrotini (17 attività). La provincia di Caltanissetta raccoglie poi i più antichi calzolai d’Italia: ben 8 tra le prime 10 imprese più remote hanno sede nella provincia siciliana (5 nel solo comune di Mazzarino). CLICCANDO SUL DOWNLOAD E' POSSIBILE CONSULTARE LA TABELLA

di Vittorio Bellagamba

23/09/2011

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