Crescono del 20% le imprese di caffè in Abruzzo
In Abruzzo la lavorazione del caffè è un vero e proprio business. Sono diciotto, infatti, le imprese abruzzesi attive nella lavorazione del caffè, tè e altri infusi, in crescita di ben il 20% in un anno. Lavorano principalmente caffè (dieci imprese) le restanti si occupano della lavorazione del tè e del caffè (otto imprese). Tra le province della regione Abruzzo, per numero complessivo di imprese, è in testa Pescara con nove imprese seguono Teramo con sei imprese e Chieti con quattro imprese. Questo quanto emerge da una indagine dell'agenzia giornalistica Dalla A alla V che ha rielaborato per l'Abruzzo i dati della Camera di commercio di Milano - registro delle imprese e Istat al secondo trimestre 2010 e 2011. Stilando un quadro a livello nazionale risulta che cresce l’interscambio di tè: oltre 17 milioni di euro nel 2011 (+16,4% rispetto al 2010). Trend positivo anche per quello di caffè che passa da circa 382 milioni di euro a quasi 510 (+33,5%). In particolare, nel primo trimestre 2011 è stato importato caffè per quasi 323 milioni di euro ed esportato per 187 milioni (+41,8 l’import e +21,2% l’export rispetto allo stesso periodo del 2010). Ma da dove arriva il caffè che viene lavorato in Italia? Il caffè non torrefatto e non decaffeinizzato viene importato principalmente dal Brasile (44,3%), dal Vietnam (13,2%) e dall’India (9,9%). Quello invece decaffeinizzato proviene quasi totalmente dalla Germania (94,8%). È principalmente svizzero (il 74,3%) il caffè torrefatto che arriva nel nostro Paese. Ma il caffè lavorato in Italia è apprezzato anche all’estero: nel 2010 l’Italia ha esportato caffè torrefatto (non decaffeinizzato) per un valore di oltre 237 milioni di euro, destinato soprattutto a Germania (16,3%), Francia (14,3%) e Austria (7,9%). Elaborazione Camera di commercio di Milano sui dati Istat primo trimestre 2010 e 2011. CLICCANDO SU DOWNLOAD E' POSSIBILE VISUALIZZARE LA RELATIVA TABELLA
di Vittorio Bellagamba
02/09/2011