
Continua il successo dei vini piceni all'estero

RIPATRANSONE - Dopo le recenti recensioni sul sito statunitense “Wine Review on line” che hanno fatto brillare le etichette della Tenuta Cocci Grifoni, i nostri vini trionfano ancora.
Gli ultimi successi arrivano dal Wine Enthusiast Usa, una delle più famose e prestigiose riviste statunitensi sul vino per appassionati ed addetti ai lavori.
Sono infatti quattro le etichette della Tenuta nella “Top 100’’ dell’eccellenza enologica mondiale redatta dalla testata americana.
In testa c’è il Grifone 2001 Doc Offida Rosso, che ha meritato 91/100, al secondo posto il Vigna Messieri 2002 Doc con 90/100, a seguire Le Torri 2003 Doc Rosso Piceno Superiore con 88/100 e, infine, Podere Colle Vecchio Offida Pecorino 2004 Doc con 86/100.
Nella compilazione della “Top 100” i criteri di valutazione sono stati il prezzo, la reperibilità, l'immagine, la storia e la reputazione di ogni azienda, oltre all’excitement, cioè al grado di entusiasmo e coinvolgimento che i vini selezionati sono stati capaci di suscitare nei sensi dei critici americani.
La rivista ha pubblicato la graduatoria sul numero di ottobre prestando particolare attenzione al vino Le Torri 2003, giudicato un “best buy”, ovvero “miglior acquisto” per l’eccellente rapporto qualità-prezzo che lo contraddistingue.
Nel contesto delle recensioni straniere ai vini è inoltre degno di nota l’ottimo giudizio attribuito al Vigna Messieri Rosso Piceno del 2001 che, nella guida statunitense “Food & Wine 2007” di Jamal A. Rayys, guadagna ben quattro stelle, merito riconosciuto soltanto a sette vini in un ventaglio di trentaquattro.
Un successo dunque meritato e qualificante che «è per noi un riconoscimento ai nostri sforzi – ha spiegato Marilena Cocci Grifoni, responsabile commerciale della Tenuta omonima – oltre che uno stimolo a lavorare con sempre più impegno e passione per accrescere la qualità dei nostri vini e mantenere un buon rapporto tra il prezzo e la qualità».
Una promozione all’immagine del vino piceno dunque, che s’inserisce in un contesto particolarmente interessante per le esportazioni verso gli Stati Uniti: il vino “Made in Italy”, con una crescita dell’11% rispetto al 2000, rappresenta infatti più del 37% del totale delle importazioni statunitensi.
di Vittorio Bellagamba
08/12/2006