I costi di produzione fanno salire i prezzi dei crisantemi
ASCOLI PICENO – Numerosi cittadini compreranno fiori nella ricorrenza dedicata ai defunti, secondo Cia-Agricoltori provinciale. Questo è tradizionalmente un periodo cruciale per la commercializzazione di fiori recisi e per i vivai uno dei maggiori picchi di lavoro dell’anno. Il fiore più acquistato, come ogni anno, sarà il crisantemo, da sempre associato al 2 novembre, che a causa dei rincari subirà un lieve aumento di prezzo.
«L’aumento dei costi inerenti concimi, terricci –commenta Giuseppe Traini della Cia Agricoltori - ai quali i florovivaisti devono far fronte fanno salire di circa il 10 per cento i prezzi dei crisantemi. Pertanto cerchiamo di mantenere i prezzi al pubblico in linea con lo scorso anno, giusto un aumento del 5 per cento». Il costo del fiore reciso va dai 2,5 ai 3,50 euro cadauno.
«Pertanto si tratta sicuramente di una buona produzione - tiene a precisare Traini - dato il clima mite molto fiori sono coltivati all’aperto. Certo è che le scarse precipitazioni registrate nelle scorse settimane hanno determinato un maggior ricorso all’irrigazione, è anche questo ha dei costi».
«E' bene scegliere mazzi di fiori o piante in vaso – fanno sapere dalla Confederazione - perché in questo modo si contribuisce a sostenere un settore importante nel territorio». Nell'acquistare i fiori per i propri cari defunti attenzione a chi può speculare sui prezzi, è il monito dunque lanciato dalla Cia provinciale che invita ad acquistare dai produttori locali.
di Luigina Pezzoli
30/10/2022