
Il libro sulle opportunità per la filiera del mare sambenedettese.

Il libro sulle opportunità per la filiera del mare sambenedettese.
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “La Blue Economy nel Mare Adriatico”: è questo il titolo del libro fortemente voluto da Piceno Promozione presieduta da Gino Sabatini, azienda speciale della Camera di Commercio di Ascoli Piceno e realizzato dal professor Gian Luca Gregori, preside della Facoltà di Economia “G. Fuà” dell’Università Politecnica delle Marche, dal professor Roberto Danovaro e dalla dottoressa Maria Carla Alunno della Politecnica delle Marche e dal professor Mauro Angeletti dell’Università degli Studi di Camerino, che è stato presentato mercoledì 12 giugno, alle ore 15.30, presso la sede della Facoltà di Economia dell’Università Politecnica, in via Mare a San Benedetto del Tronto.
L’opera, che fa riferimento a quell’approccio innovativo alla Blue Economy, che fu argomento sviluppato dal professor Gian Luca Gregori nel suo intervento alla “Decima Conferenza Picena su Energia e Innovazione” dello scorso ottobre, mette in evidenza come il mare, con le sue risorse, sia un concreto volano di sviluppo a partire dai suoi molteplici settori: Blue Food (che comprende pesca ed attività di lavorazione e commercializzazione) Blue Industry (intesa come cantieristica e componentistica) e Blue Tourism, Blue Logistics (trasporti e infrastrutture) e Blue Resources (composta da imprese estrattive, energie alternative, farmaceutica).
Le osservazioni degli autori del libro sono concordi nel considerare la Blue Economy un’economia ancora da far crescere sulla fascia costiera picena e in particolar modo a San Benedetto del Tronto, non in contrapposizione però ma con una forte integrazione con le attività “non costiere”. Alcuni dati fotografano quato sia ancora importante il settore della pesca per il sistema economico del Piceno e in particolare di San Benedetto. La flotta peschereccia iscritta al Compartimento Marittimo di San Benedetto annovera 320 navi da pesca. I dati evidenziano come il settore della pesca locale proceda sempre più nella direazione di un'attività di vicinatocon barche di piccole dimensioni che al più rimangono in mare 3 o 4 giorni. I pescherecci praticano quasi esclusivamente la pesca costiera locale, la pesca ravvicinata e la piccola pesca mentre quelli dediti alla pesca atlantica e mediterranea sono pressoché scomarsi. Sebbene storicamente i natanti da pesca oceanica hanno rappresentato uno degli aspetti peculiari della cultura marinara sambenedettese oggi si sono ridotti a soli due natanti. Riguardo all'indotto delle attività di conservazione e lavorazione del pesce a giugno 2012 risultano 36 aziende nel solo territorio del comune di San Benedetto a dimostrazione di quanto sia ancora importante il peso del distretto dedito alle attività di trasformazione ittica sebbene con un tessuto imprenditoriale in forte contrazione rispetto al passato.
Per l’importanza delle Marche, del Piceno e di San Benedetto del Tronto nella Blue Economy – ha sottolineato il professor Gregori – la centralità dell’area costiera è un dato di fatto. Questo, però, in termini strategici, non deve portare ad una contrapposizione con l’economia “non costiera”. È necessario utilizzare un approccio “coerente”, che ha nel cliente finale l’elemento aggregante e che individua i settori che possono essere connessi efficacemente tra loro. La green economy, ad esempio, può trovare molte possibilità di integrazione e di sviluppo nella e con la blue economy.
In questo senso, l’ultimo capitolo del libro evidenzia come il progetto dell’Osservatorio del mare Sambenedettese, fortemente voluto da Piceno Promozione serva per mettere a disposizione di tutti coloro i quali ne avessero interesse quel bagaglio di conoscenze e informazioni sull’Adriatico che portino allo sviluppo di idee per la crescita sociale ed economico: si pensi a settori come pesca e acquacoltura, industria di trasformazione alimentare, cantieristica, turismo costiero, attività estrattive e all’utilizzo a vari fini delle risorse marine.
Piceno Promozione – ha ricordato il suo presidente, Gino Sabatini – sostiene l’Osservatorio perché crede nella Blue Economy, che può trasformare in senso eco-compatibile e sostenibile tutta una serie di sistemi di produzione e consumo. Un tipo di economia, quella del mare, così vitale per il Piceno meritava un osservatorio di eccellenza e voglio ringraziare i tre tutor dell’Università Politecnica delle Marche e dell’Università degli Studi di Camerino per la collaborazione che, tra le altre cose, ha portato alla realizzazione di questo libro, la prima vera guida per capire caratteristiche e potenzialità della Blue Economy.
Il futuro del Piceno è, dunque, sotto il profilo imprenditoriale sempre più blu.
12/06/2013