
Numerosi enti per il Dep – Distretto delle Energie del Piceno
ASCOLI PICENO – Conseguire la massima efficienza energetica possibile per gli insediamenti produttivi, di servizio e residenziali del territorio e rendere le energie rinnovabili una leva di sviluppo socioeconomico del territorio. Queste le principali finalità strategiche che costituiscono la missione del Dep – Distretto delle Energie del Piceno il cui Comitato Promotore si è insediato stamani (LUNEDÌ 30 GENNAIO) nella Sala Giunta della Camera di Commercio di Ascoli. Si tratta di un traguardo raggiunto dopo un lungo periodo di lavori partiti in seguito alla lungimirante proposta della Camera di commercio per il tramite della sua Azienda Speciale “Piceno Promozione” nell’ambito del progetto sulle Energie con uno studio realizzato dalla Partner Srl. La Camera di Commercio di Ascoli Piceno continua nella sua azione di rilancio del territorio e di sostegno allo sviluppo cercando nuove opportunità in grado di valorizzare le potenzialità delle imprese e le professionalità esistenti nel Piceno, nel quadro di un ambizioso programma di mandato che prevede cinque drivers (tra questi quello delle energie). Il DEP è una delle prime iniziative del genere in Italia. Il Comitato risulta così composto: Camera di Commercio I.A.A. di Ascoli Piceno; Provincia di Ascoli Piceno; Comune di Ascoli Piceno; Comune di Offida; Comune di Folignano; Comune di Grottammare; Comune di San Benedetto del Tronto; Comune di Comunanza; Consorzio del Bacino Imbrifero del Fiume Tronto; Consorzio Universitario Piceno; Confapi; CNA ; Asteria; Confartigianato Ascoli-Fermo; Confindustria Ascoli Piceno; Tecnomarche. Nel corso della seduta si è ricordato come nei mesi trascorsi sia stato completato il rapporto di ricerca 'Analisi della filiera della green economy presente nella Provincia di Ascoli Piceno', che ha focalizzato la sua attenzione in modo particolare sul comparto delle energie rinnovabili. L’iniziativa si inquadra in un più ampio disegno strategico della Camera, che tra le altre iniziative, ha organizzato ad Ascoli Piceno a novembre 2010 l’incontro su 'GreenItaly & Fonti rinnovabili' inserito nel Road Show promosso a livello nazionale da Unioncamere e da Fondazione Symbola. Nel corso della seduta, inoltre, sono emersi i presupposti oggettivi per promuovere l’istituzione del Distretto delle Energie del Piceno tra i quali: la presenza di elementi vocazionali e distintivi o comunque di una certa specializzazione che il territorio del Piceno ha acquisito nel campo delle rinnovabili; l'esigenza rilevata tra le imprese e tra gli opinion leader di un coordinamento nelle politiche di sostegno, nelle azioni e nei progetti e di attivazione o consolidamento di reti tra imprese, tra imprese ed altri attori, tra il territorio e l’esterno (soprattutto i mercati esteri); la possibilità di attivare, attraverso opportuna aggregazione ed organizzazione di una massa critica, economie di scala sul fronte degli investimenti, della ricerca e sviluppo, delle azioni di promozione, del trasferimento tecnologico; la presenza sempre più evidente a livello nazionale di aggregazioni definite “distretti”, tra cui diversi casi che possiamo definire “di successo”; la presenza accertata sul territorio locale di un discreto livello di integrazione interna alle filiere, sebbene le imprese presenti non coprano l’intera catena del valore rappresentata dalle varie filiere (solare, eolica, biomasse, ecc.); la disponibilità di un’ampia gamma di strumenti e soluzioni sia a livello giuridico che organizzativo per poter istituire e promuovere un “distretto”, sebbene la maggior parte di esse sia poco o per nulla conosciuta dalle imprese; la coerenza del progetto con le linee guida della politica industriale a livello regionale, nazionale e comunitario. Tra le linee di azioni possibili vi sono: l'attivazione di canali di comunicazione e di forme di partenariato con altre realtà nazionali ed internazionali di eccellenza; redazione di un patto formativo con scuole, enti di formazione ed università per la formazione, l'aggiornamento e l'inserimento nel mercato del lavoro di nuove figure professionali; creazione, condivisione e valorizzazione, con opportune regole, di un database comune di esperienze, progetti, innovazioni e competenze. IL DISTRETTO IN CIFRE: Dimensionare il distretto ai fini di una sua prima identificazione e dell'avvio di un processo di riconoscibilità su base regionale e nazionale è alquanto arduo per varie motivazioni; possiamo stimare con una certa approssimazione (2010): in circa 440 le aziende (*) in circa 3.000 gli addetti in circa 200milioni di Euro il volume d'affari nel 3% la quota media del fatturato investita annualmente in R&S nel 18% il peso sul totale regionale nel 47% il peso sul totale regionale in termini di energia prodotta (2009) (*) Di cui 350 installatori di impianti e 90 tra produttori e distributori ed altre fasi della catena del valore.
di Vittorio Bellagamba
30/01/2012