
Economia e Ambiente per un concreto sviluppo del Piceno

Economia e Ambiente per un concreto sviluppo del Piceno”: questo il tema di un incontro organizzato dal Circolo di Legambiente di Ascoli con il candidato alle elezioni europee per i Verdi Giovanni Cimini. L’appuntamento è previsto per domani (sabato 30 Maggio 2009) alle ore 18 nella Sala Docens in Piazza Roma ad Ascoli. “La nostra realtà è fortemente impegnata nella ricerca finalizzata allo sfruttamento di sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili – ha detto il candidato alle elezioni europee Giovanni Cimini – ma spesso gli operatori del settore sono costretti, loro malgrado, a constatare che i fondi che l’Unione Europea destinati all’Italia per questo comparto non vengono spesi e quindi ritornano a Bruxelles. Una situazione che penalizza le aziende e, nel contempo, pregiudica lo sviluppo di uno dei comparti più vivi del nostro sistema economico in grado di creare nuova occupazione garantendo anche una migliore condizione di vita”. Il seminario di oggi servirà infatti a capire meglio come la nostra zona potrà migliorare il proprio rispetto dell’ambiente coniugandolo con una concreta politica di sviluppo economico. “Tali politiche – ha detto Giovanni Cimini – sono state al centro di una serie di confronti che ho avuto a Roma con gli esponenti di Sinistra e Libertà negli ultimi giorni”. “La scelta di candidare Giovanni Cimini – ha detto Paolo Cento di Sinistra e Libertà – è riconducibile proprio all’impegno imprenditoriale di Giovanni Cimini che, da sempre, è impegnato nella ricerca e nella produzione di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili”.
Il candidato alle prossime consultazioni per le Europee Giovanni Cimini per i Verdi è fortemente intenzionato a dimostrare come il rispetto dell'ambiente si possa felicemente coniugare con lo sviluppo economico anche in un periodo di difficilissima crisi economica come quello attuale. Alcuni dati possono aiutare a comprendere come si sta sviluppando il comparto dell'energia da fonti rinnovabili in Italia. Prendendo come riferimento l'energia fotovoltaica, secondo gli studi diffusi in occasione del Solarexpo di Verona emerge che nel 2008, secondo l’associazione di categoria Assolterm, l’installato in Italia è stato pari ad una potenza di 280 MWth (megawatt termici) per una superficie di collettori di circa 400.000 m2. Questo ha permesso all'Italia di raggiungere una quota, sul mercato dell’Unione Europea a 27 Stati, di circa il 10%. Sempre secondo dati Assolterm nel 2007 l’installato era stato di circa 330mila m2 (dato più elevato della valutazione EurObservER). La potenza totale installata nel nostro paese si può stimare a fine 2008 in circa 1.040 MWth, cioè circa 1,5 milioni di m2. Nei 27 Stati dell'Unione Europea sono stati installati nel 2008 circa 4 milioni di m2 di collettori (2,8GWth). Oggi sono installati in totale quasi 28 milioni di metri quadrati di collettori (18,7 Gwth). Una crescita che coinvolge tutte le regioni italiane. Basti pensare ad esempio che la potenza in Kw su superficie regionale alla fine del 2008 faceva registrare una media pari a 1,39 Kw per Kmq. Disaggregando il dato a livello regionale emerge che al primo posto figura la Puglia con 2,67 Kw per Kmq seguita da: Marche 2,46, Trentino Alto Adige 2,30, Umbria 2,18, Lombardia 2,07, Emilia Romagna 1,79, Friuli Venezia Giulia 1,58, Veneto 1,53, Lazio 1,31, Piemonte 1,28, Toscana 1,24, Calabria 1,13, Campania 0,85, Abruzzo 0,84, Liguria 0,68, Sicilia 0,67, Sardegna 0,61, Basilicata 0,46, Molise 0,25, Valle d'Aosta 0,09.
“Dobbiamo essere consapevoli dei cambimenti in atto – ha detto il candidato alle elezioni Europee per i Verdi Giovanni Cimini – condivisi da un numero sempre crescente di persone. Basti pensare ad esempio che un italiano su quattro si dichiara disposto a spendere di più per un prodotto realizzato secondo i dettami per il rispetto dell'ambiente. Inoltre tre su quattro scelgono eco- confezioni con imballo ridotto. E due terzi degli italiani dichiarano che, a parità di offerta, preferiscono le marche reputate attente all'ambiente. Infine, il 23% consuma prodotti biologici, mediamente più costosi del 10 per cento. Questo è quanto risulta da uno studio diffuso in questi giorni da alcuni giornali sottolineando per l'ennesima volta quanto il mercato sia vivace e risenta meno della crisi. Un altro studio realizzato dalla Green winners di A.T. Kearney evidenzia che i titoli delle imprese orientate allo sviluppo sostenibile in termini di efficienza energetica eco ceritificazione, imballi ridotti, eco design, scarso impiego di prodotti inquinanti, adozioni di piani per la riduzione delle emissioni hanno avuto andamenti di Borsa superiori alla media di settore. Quindi anche per le aziende impegnate nella produzione di energie da fonti rinnovabili l'interesse è crescente da parte dell'opinione pubblica? “Certamente si considerando che aziende di questo settore hanno nel proprio Dna l'obiettivo principale di rispettare l'ambiente agevolando la crescita socio – economica”. Quindi i vantaggi sono per tutti? “Sicuramente – ha detto candidato alle elezioni europee Giovanni Cimini per i Verdi nelle regioni Marche, Toscana, Umbria e Lazio – e in proposito, come ricordato anche di recente da Grazia Francescato, i Verdi Europei hanno presentato un piano, il “New Deal Verde” e calcolato che con lo 0,75% del Pil Europeo pari a circa 500 miliardi di euro, si potrebbero creare in cinque anni ben cinque milioni di posti di lavoro, migliorando considerevolmente la qualità della vita. Un impegno forte che deve essere condiviso da tutti e soprattutto deve essere supportato a livello europeo da valide politiche di intervento finalizzate in particolar modo a permettere a tutti l'utilizzo di energie da fonti rinnovabili”.
di Vittorio Bellagamba
29/05/2009