
Promuovere il territorio attraverso la valorizzazione dei prodotti tipici
Aperitivo con prosecco, cena di pesce accompagnata da un bianco rigorosamente made in Piceno e un brindisi sotto le stelle con uno spumante di qualità. Anche così si promuovono i prodotti del nostro territorio. Con l’arrivo della stagione delle vacanze, del sole e del divertimento, le produzioni top dell’enologia del Piceno hanno accompagnato le serate dei turisti. L'enologa Paola Cocci Grifoni, della Tenuta omonima, in proposito, ha espresso l'importanza della promozione dei prodotti gastronomici tipici da abbinare alle specialità vitivinicole del nostro territorio. Ma non solo. Il vino, nella stagione calda, è infatti una bevanda ideale in abbinamento a una gastronomia a base di pesce, perché esprime il legame inscindibile che esiste fra il prodotto stesso e il territorio dal quale proviene. I benefici del vino, inoltre, riguardano anche la prevenzione di malattie che si sviluppano negli anni, come l’aterosclerosi o i tumori anche grazie alle sue proprietà antiossidanti.
«Valorizzare dunque i vitigni autoctoni, come il Pecorino e la Passerina o il classico Falerio del nostro Piceno, contribuisce a veicolare un'immagine forte e carica di emozioni legatead un paesaggio di mare e di collina, irripetibile e unico al mondo, nonché un’immagine dello stile di vita italiano riconosciuto simbolo di naturalezza, benessere ed eleganza - ha detto Paola Cocci Grifoni – il vino è perfetto per una cena estiva tutta a base di pesce ed è il 68% degli enonauti ad orientarsi su un bianco da vitigni autoctoni capace di esprimere al massimo le peculiarità dei territori in cui viene prodotto e sono decine le tipologie di bianchi offerti dal Piceno che gli enonauti preferiscono senz’altro ai più stereotipati uvaggi internazionali. Si potrebbe dunque avviare un progetto di valorizzazione dei vini e dei prodotti tipici della nostra provincia suggerendo magari di mettere alla prova gli chef di casa nostra nella preparazione di piatti strettamente legati ai “tesori” gastronomici locali, accompagnati, come detto, dai nettari delle cantine del Piceno».
La Tenuta, inoltre, elaborando i dati di un'indagine Ismea e AcNielsen (dati al secondo semestre del 2007), rende noto che il consumo di vino è particolarmente alto nei pranzi conviviali, durante i quali è pari al 42% il numero delle persone che accompagna i pasti con un buon bicchiere di vino, il consumo scende invece al 33% durante le cene fuori casa, mentre è il 19% che beve vino nei pranzi funzionali e l'11% che lo abbina a uno spuntino, una merenda o un dopocena.
di Vittorio Bellagamba
03/09/2008