La solidarietà in aiuto della qualità.
Il Ciauscolo di Visso® è una I.G.P, un prodotto di qualità ad Indicazione Geografica Protetta ed avrebbe potuto essere una delle vittime collaterali del recente sisma che ha colpito le Marche: perché questa tipologia di ciauscolo, particolarmente spalmabile e dall’aroma intenso, è stata registrata da un’azienda di Visso che il 26 ottobre scorso fu distrutta, come tante, dal terremoto.
Invece, nella nuovo punto vendita di Piediripa di Macerata, la Vissana Salumi ha potuto celebrare, in un incontro organizzato dalla Compagnia delle Opere Marche Sud, la ripresa ufficiale delle attività commerciali, alimentate dal nuovo sito produttivo realizzato a Tolentino.
Guido e Massimo Focacci, eredi di una tradizione che risale al padre, Ugo, che aprì con suo fratello un laboratorio a Roma e poi a Visso, nel 1972, hanno sottolineato come “ la solidarietà si è materializzata subito. Cercavamo un luogo in cui trasportare tutti i prodotti rimasti sotto le macerie ed un’azienda di Macerata, “Oro della Terra”, non solo ha messo a disposizione celle frigorifere, magazzini e con i loro mezzi di trasporto in sei ore ci hanno aiutato a mettere tutto al sicuro”.
Intervento prezioso, quello di “Oro della Terra” perché la Vissana Salumi era, in quel periodo, già in produzione per le commesse di Natale e perdere i prodotti avrebbe causato enormi problemi.
“Poi – continuano i due fratelli – ben tre aziende che lavorano nel nostro stesso settore ci hanno dato accesso ai loro laboratori per produrre, senza chiedere assolutamente niente in cambio”.
Un racconto, questo dei fratelli Focacci, che ha dello straordinario e compensa l’eccezionalità dell’evento sismico con l’azione, altrettanto eccezionale di avvenimenti, incontri e gesti di solidarietà che hanno permesso all'azienda di ripartire, grazie naturalmente anche alla determinazione e alla tenacia della famiglia Focacci.
Nonostante le difficoltà attuali che Visso attraversa, anche se la situazione generale è tutt’altro che normalizzata e sono, ad esempio, ancora completamente inagibili le strade che portano all’Umbria, Guido e Massimo non hanno dubbi, vogliono tornare a produrre a Visso: ”se noi abbandonassimo la montagna, faremmo un danno a noi stessi, alla città, alle Marche intere, perché lentamente la montagna morirebbe e con essa una delle bellezze indiscusse della nostra Regione”.
di Roberto Valeri
22/05/2017