In Abruzzo procedura fallimentare per quasi duecento aziende
Seppur con una lieve flessione rispetto al passato, continua ad essere consistente il numero di aziende abruzzesi che si avviano al fallimento. Nel corso del 2008 sono state infatti 196 le imprese abruzzesi entrate in procedura fallimentare, diciassette in meno rispetto all'anno 2007 che ne aveva registrate 213.
Questo in sintesi quanto emerso da un'indagine della Camera di Commercio di Milano i cui dati per l'Abruzzo sono stati elaborati dall'agenzia giornalistica Dalla A alla V che ha inoltre evidenziato l'andamento delle procedure fallimentari avviate per le imprese nelle quattro province del nostro territorio. L'analisi evidenzia che, fatta eccezione per la provincia di Chieti dove la situazione è stazionaria e Pescara che ha fatto registrare nel 2008 quattro iter fallimentari in più rispetto al 2007, diminuisce il numero delle procedure concorsuali sia a Teramo (-15) sia a L'Aquila (-6).
Più in generale, da quanto risulta dall’analisi dei dati sulle iscrizioni al Registro delle imprese di nuove procedure fallimentari (non delle chiusure poiché evidentemente - data la durata media delle procedure fallimentari che nel nostro Paese rasenta i 7 anni - tale indicatore nulla dice circa gli effetti della congiuntura economica sulla capacità delle imprese di restare sul mercato), l’inasprirsi delle condizioni dei mercati, sul finire del 2008, non si è ancora tradotta in un accelerazione di questo indicatore. Fermo restando il ritardo temporale con cui le istanze di fallimento giungono dai tribunali competenti alle Camere di commercio – che ne prendono atto modificando lo status dell’impresa nei propri registri – nel corso del 2008, a livello nazionale, sono stati rilevati complessivamente 160 procedure fallimentari in più rispetto al 2007 (il 2,2%) per un totale di 7.330 imprese che hanno dovuto portare i libri in tribunale (nel 2007 erano state 7.170).
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di Vittorio Bellagamba
27/02/2009