A grandi passi verso la scomparsa della Samb
Il pallone sta per sgonfiarsi: la parabola della Sambenedettese sembra destinata ad interrompersi prima del centenario. La gloriosa storia dei rossoblù, iniziata nel 1923 dalla fusione tra le squadre della "Fortitudo" e di "Forza e Coraggio", che giocavano al calcio sin dal 1907, è stata ulteriormente calpestata dalla Commissione Federale della Figc, la quale ha negato anche l'iscrizione in sovrannumero in serie D della "Samb di Bucci".
Bisogna purtroppo, al tramonto quasi inevitabile delle vicende rossoblù, parlare della "Samb di..." perché quella di Bucci, che aveva "vinto" il bando del Comune di San Benedetto del Tronto, è stata estromessa dall'Interregionale ma su "quella di Renzi" il Tar si pronuncerà il prossimo 6 settembre.
Così, Bucci non potrà provare la strada dell'Eccellenza senza aggiungere altro caos a quello già esistente e Renzi avrà a disposizione meno di sette giorni per fare una squadra, eventualmente.
Non sono ufficiali le motivazioni del diniego della Federazione, ma sembra che tra esse ci siano il passivo dichiarato dalla nuova società (si è appena costituita...) ed il fatto che, al posto di Bucci, il titolare della società sia sua moglie: basta per distruggere una società che, prima nelle Marche, ottenne nella stagione 1955-1956 la promozione in cadetteria e che complessivamente annovera 21 campionati di serie B?
Indipendentemente da quanto accaduto, senza giustificare Serafino né colui che a Serafino ha venduto la Sambenedettese, Renzi ed i suoi consiglieri che per 350.000 euro hanno provocato un disastro (chi sono, Paperino e Topolino?) i famosi imprenditori locali che sono come il classico "compare della comunione" (quello che "compare e poi scompare") la Sambenedettese non merita questo trattamento dalla Federazione.
di Roberto Valeri
01/09/2021