Nuove competenze per i consulenti tributari derivanti dalle esigenze dei contribuenti.
I Tributaristi nel Colap con le parole dei Presidenti Arvedo MarinelliA.N.CO.T e Luigi PessinaANCIT analizzano con speranza, ma con qualche perplessità, la possibilità di sviluppare nuove competenze che rispondano alle esigenze dei contribuenti, imprese e privati.
“Le perplessità nascono purtroppo dalla non completa attuazione, anzi in alcuni casi dalla non applicazione della legge 4/2013. Si assiste, ancora una volta, al tentativo, nella fase del passaggio da cartaceo a digitale, di generare situazioni di limitazione della libera concorrenza, come nel caso della nuove modalità di invio on-line delle domande di assegni familiari. Ci sono inoltre in discussione attività come le cessioni ed affitti di aziende, le costituzioni di srl, l’Albo dei curatori e norme inserite anche nel c.d. “decreto crescita” che si vogliono rendere riservate solo ad alcune categorie professionali rappresentando così una palese limitazione dell’applicazione della legge 4/2013”.
Infatti, è di tutta evidenza la continua guerra tra Notai, Commercialisti, Avvocati e Consulenti del lavoro di riservare alle loro sole categorie professionali le suddette attività. Da sempre, le associazione dei Tributaristi, A.N.CO.T, ANCIT ed il CoLAP sostengono che le attività riservate devono essere solo quelle con un prevalente interesse pubblico mentre tutte le altre devono essere libere e, nel contempo, promuovono azioni per stimolare i propri professionisti nella ricerca di sempre nuovi servizi per il mercato delle imprese oltre a rappresentare un punto di riferimento per le stesse anche al fine di scongiurare nuovi costi per i contribuenti, come nel caso dell’obbligo di nomina degli Organi di Controllo – Collegio Sindacale, Revisore Legale -, per le SRL i cui limiti di legge vanno sicuramente innalzati e complessivamente rivisti.
Le associazioni dei Tributaristi faranno sentire la loro voce a difesa degli interessi della collettività e dei propri iscritti e vigileranno che tanto non si verifichi, soprattutto, nel corso dell’ iter parlamentare per l’approvazione del così detto “decreto crescita”.
di Roberto Valeri
31/05/2019