Partite IVA, Marche in decremento.
Nel corso del 2018 sono state 512.756 le aperture di nuove partite Iva in Italia, sostanzialmente in linea con il dato del precedente anno (-0,50%). L'analisi effettuata dall'A.N.CO.T. Associazione Nazionale Consulenti Tributari su dati del Ministero delle Finanze evidenzia un andamento variegato nelle diverse province italiane.
Nelle Marche, il confronto "2018 su 2017" rileva un decremento generalizzato che va dalla provincia di Macerata (-12,77%) la provincia con la peggior performance in Italia a quelle di Ascoli Piceno (-7,57%) Fermo (-4,93%) Ancona (-4,10%) e Pesaro-Urbino (-3,03%). Nel complesso le flessioni più significative riguardano la Basilicata (-6,8%), l’Umbria (-6,7%) e appunto le Marche (-6,6%).
A Mantova c'è stato l'incremento maggiore di richieste di nuove partite Iva pari a 13,84%, rispetto al precedente anno, mentre in valori assoluti sono state pari a 3.365. Tra le province dove si è registrato un incremento non mancano le realtà territoriali del sud Italia e al secondo posto della graduatoria figura proprio Benevento, con 3.061 nuove aperture pari a +8,01% rispetto al 2017 e proseguendo l'analisi figurano in ordine decrescente, rispetto all'incremento delle nuove aperture, le seguenti province: Pescara 3.537 (6,63%); Chieti 3.561 (6,43%); Cagliari 3.893 (5,70%); Caltanissetta 2.219 (5,67%); Catanzaro 3.230 (3,93%); Varese 5.969 (3,61%); Reggio Calabria 4.772 (3,40%); Como 4.085 (3,37%); Milano 35.524 (3,29%); Udine 3.739 (3,20%); Lecce 7.415 (2,90%); Pisa 3.859 (2,66%); Lodi 1.432 (2,65%); Taranto 4.418 (2,60%); Cuneo 5.270 (2,51%); Cremona 2.208 (2,46%); Grosseto 1.960 (2,24%); Caserta 8.715 (2,20%); Trieste 1.555 (2,17%); Palermo 9.102 (2,13%); Campobasso 2.056 (2,03%); Bolzano 4.000 (2,01%); Livorno 2.662 (1,95%); Modena 5.663 (1,49%); Novara 2.693 (1,39%); Brindisi 3.458 (1,35%); Ferrara 2.361(0,94%); Cosenza 5.888 (0,93%); Forlì-Cesena 2.839 (0,78%); Pistoia 2.564 (0,59%); Vicenza 6.202 (0,34%); Piacenza 2.191 (0,32%); Alessandria 3.151 (0,29%); Bologna 8.217 (0,21%); Pordenone 2.066 (0,15%); Verona 7.488 (0,13%) e Padova 7.744 (0,01%).
Le province dove si è registrato un decremento, rispetto al 2017, delle Partite Iva sono state in ordine crescente: Reggio Emilia 4.176 (-0,07%); Monza E Brianza 6.241 (-0,08%); Roma 45.634 (-0,09%); Imperia 1.989 (-0,10%); Teramo 2.811 (-0,25%); Sondrio 1.140 (-0,26%); Latina 5.196 (-0,33%); Lecco 2.110 (-0,38%); Trento 4.108 (-0,44%); Venezia 6.002 (-0,56%); Vibo Valentia 1.402 (-0,57%); Treviso 6.781 (-0,59%); Napoli 26.824 (-0,68%); Firenze 9.225 (-0,70%); Viterbo 3.233 (-1,04%); Brescia 9.240 (-1,06%); Province del Sud Sardegna 2.311 (-1,07%); Foggia 5.422 (-1,11%); Pavia 4.115 (-1,13%); Gorizia 871 (-1,14%); Rimini 3.178 (-1,18%); Catania 9.364 (-1,25%); Salerno 10.479 (-1,28%); Avellino 4.057 (-1,46%); Crotone 1.633 (-1,63%); Bergamo 7.501 (-1,65%); Genova 6.807 (-1,77%); Siena 2.164 (-1,81%); La Spezia 1.856 (-1,90%); Ravenna 2.662 (-2,02%); Oristano 1.063 (-2,03%); Bari 10.163 (-2,10%); Parma 3.553 (-2,28%); Torino 18.757 (-2,56%); Lucca 3.374 (-2,68%); Pesaro E Urbino 2.787 (-3,03%); Arezzo 2.921 (-3,41%); Sassari 4.359 (-3,60%); Barletta-Andria-Trani 3.028 (-3,66%); Massa Carrara 1.709 (-3,88%); Verbano-Cusio-Ossola 1.053 (-3,92%); Savona 2.303 (-3,96%); Ancona 3.551 (-4,10%); Vercelli 1.143 (-4,27%); Siracusa 3.197 (-4,28%); Nuoro 2.084 (-4,45%); Enna 1.150 (-4,64%); Aosta 1.066 (-4,91%); Fermo 1.600 (-4,93%); Asti 1.761 (-4,96%); Frosinone 4.489 (-5,05%); Rovigo 1.639 (-5,37%); Agrigento 3.572 (-5,60%); Matera 1.614 (-5,94%); Perugia 5.565 (-5,98%); Prato 2.766 (-6,55%); Isernia 878 (-6,99%); Potenza 2.943 (-7,25%); Ascoli Piceno 1.906 (-7,57%); Biella 1.110 (-8,49%); Terni 1.870 (-8,78%); Messina 4.809 (-9,04%); Rieti 1.457 (-9,11%); Ragusa 2.651 (-9,27%); Belluno 1.287 (-9,49%); Trapani 3.646 (-10,31%); L'Aquila 2.591 (-10,41%) e Macerata 2.786 (-12,77%).
“Analizzando la ripartizione territoriale emerge chiaramente il divario tra le diverse realtà del Paese – ha detto Arvedo Marinelli Presidente Nazionale dell'A.N.CO.T. Associazione Nazionale Consulenti Tributari – e circa il 43% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22,1% al Centro e il 34,6% al Sud ed Isole”. “Il confronto tra il 2018 e il 2017 mette in evidenzia – ha detto Celestino Bottoni vice presidente nazionale dell'A.N.CO.T – che i maggiori incrementi di avviamenti si sono registrati in Lombardia (+2,1%), in provincia di Bolzano (+2%) e in Calabria (+1,8%). Le flessioni più significative riguardano, invece, la Basilicata (-6,8%), l’Umbria (-6,7%) e le Marche (-6,6%)”. “Sono aumentati nel corso del 2018 – ha detto Annamaria Longo Segretario Nazionale dell'A.N.CO.T. - coloro che hanno aderito al regime forfetario, anziché al regime fiscale ordinario e l'incremento è stato pari al 6% in confronto al 2017. Tali adesioni rappresentano il 38,1% del totale delle nuove aperture di partita Iva”.
di Roberto Valeri
25/02/2019