L’uomo, vero collante della ricostruzione.

Tolentino - Dalla musica alla finanza, dalle tecnologie allo slancio imprenditoriale: ad Expandere Marche, qualsiasi modello di ricostruzione passa attraverso il vincolo di condivisione e solidarietà.

Si è concluso, con la partecipazione attiva di tutti i presenti, Expandere Marche 2017 che non poteva non avere al centro la questione della ricostruzione post sisma, sulla quale hanno dibattuto economisti, artisti, imprenditori ed esperti di svariati settori al Politeama di Tolentino, in un evento organizzato dalla Compagnia delle Opere Marche Sud in collaborazione con Confartigianato Macerata e con il contributo della Camera di Commercio di Macerata.

Evento centrale della giornata, l’ufficializzazione dell’accordo tra Cdo Edilizia, Compagnia delle Opere Marche Sud e Comune di San Ginesio che dà il via al progetto Hub-Lab.

“L’utilità del progetto – ha dichiarato il Sindaco di San Ginesio Mario Scagnetti – è quella innanzitutto di riflettere sul futuro di San Ginesio, che ha perso il 68% delle unità immobiliari. Abbiamo pensato, anche grazie alla Compagnia delle Opere e in collaborazione con le università del territorio, che fosse importante un confronto tra più realtà, per individuare quale potesse essere la continuità o l’innovazione per San Ginesio. Mentre la ricostruzione non ci preoccupa, perché siamo certi del fatto che le risorse ci siano, ci preoccupano i modi per ridare vita, speranza alla comunità di San Ginesio

L’Hub-Lab di Cdo Edilizia, in collaborazione con la Compagnia delle Opere Marche Sud e un numero rilevante di aziende partner, è uno strumento operativo aperto al contributo esterno, in grado di offrire un efficace supporto agli attori locali, ed in particolare all’Amministrazione Comunale, per la definizione e l’implementazione delle azioni mirate al sostegno e al rilancio del tessuto economico e sociale nel post-terremoto: una sorta di “think tank” permanente per il paese.

“La ricostruzione dell’umano – aggiunge Elena Stoppioni, responsabile Cdo Edilizia – è il punto focale di Hub-Lab. Per capirlo meglio, forse basta un semplice esempio: una macelleria di San Ginesio, distrutta dal sisma e spostata provvisoriamente in un container, è diventata il punto d’incontro dei cittadini, anche per parlare un po’ insieme. Questo ci fa capire che non si ricostruisce per ripartire, si riparte per ricostruire. L’Hub-Lab San Ginesio vuole essere un concentrato di idee, di intelligenze che possa creare sviluppo in tutte le filiere”.

Dopo l’introduzione musicale Giampaolo e Matteo Bompezzo della Brandoni&Sons, azienda marchigiana nota nel mondo per la produzione di fisarmoniche, il direttore artistico del Politeama di Tolentino, Massimo Zenobi, ha parlato di una rinascita che è “una vera e propria rifunzionalizzazione del Politeama”.

Di scenari e domande aperte ha parlato l’economista Nomisma Marco Marcatili: “i motori di sviluppo delle Marche – ha detto l’economista – si sono inceppati, lo dicono i dati Banca Italia e non si riesce ad invertire la rotta di una situazione peggiore di quella nazionale. Nelle zone terremotate, metaforicamente, le crepe erano preesistenti ed il sisma le ha evidenziate. Bisogna passare da una logica di “terremoto” ad una logica di “terre in moto” che porterà alla costruzione di nuove filiere che rispondono a nuove realtà e nuovi bisogni”.

La ricostruzione passa attraverso gesti concreti, uno dei più conosciuti è quello di Box Marche: Tonino Dominici, il Presidente dell’azienda, ha esposto ai presenti le caratteristiche del progetto “Succisa Virescit”, per la costruzione urgente di una nuova struttura scolastica a Pieve Torina, paese simbolo della distruzione causata dal terremoto, con il 92% degli edifici totalmente inagibile.

Sui modelli da applicare nell'assistenza a lungo termine, argomento importante data l’età anagrafica di buona parte della popolazione colpita dal sisma nelle Marche, è intervenuto il Direttore generale dell'INRCA (Istituto specializzato nella cura e nella ricerca sugli anziani) Gianni Genga seguito da Francesco Clementi, della Politecnica delle Marche su “Innovare per Costruire”.

Anche la finanza pubblica può e deve dare il suo contributo alla ricostruzione, come è emerso dall’intervento di Giuseppe Di Giovambattista di Archidata.

A seguire, video e storia di lavoro e solidarietà della Vissana Salumi di Visso: Guido Focacci ha raccontato come solidale sia stata nei loro confronti l’azienda “Oro della Terra”, che mise a disposizione subito dopo il sisma celle frigorifere, magazzini e mezzi di trasporto e come, in seguito, lo siano state ben tre aziende che lavorano nello stesso settore, le quali diedero loro accesso ai laboratori per produrre, senza chiedere niente in cambio.

Un’allevatrice di Ussita, Michela Paris, nel loro “Allevare Speranza” ha illustrato un particolare progetto di filiera: dalla tradizione (con un nuovo progetto di filiera, però) si è passati al futuro virtuale con “My Marca”, portale di e-commerce che Emanuele Conforti ed il suo team hanno strutturato apposta per promuovere i prodotti di eccellenza marchigiana

Di realtà futuribile della ricostruzione si è occupato anche Antonio Besana di GFK, una delle principali società di ricerche di mercato che quotidianamente lavora per scoprire nuovi trend di pensiero e di acquisto nel Mondo.

Il dramma del sisma permette, da un certo punto di vista, di pensare alla ricostruzione in termini innovativi. A tal proposito è intervenuta Carla Di Francesco del Ministero dei Beni Culturali.

Il direttore artistico dello Sferisterio di Macerata, Francesco Micheli e il responsabile del Coos Marche, Diego Mancinelli, hanno concluso la mattinata sui temi della cultura come patrimonio e sul futuro dell’assistenza agli anziani.

Dopo gli incontri della mattina, nel pomeriggio si sono svolti tavoli di lavoro su edilizia, finanza, servizi sociali e sanitario, turismo, cultura e agrifood.

“E’ stata una giornata piena di stimoli – ha sintetizzato così i lavori di Expandere Marche il Presidente della Compagnia delle Opere Marche Sud, Emanuele Frontoni – in cui le domande poste nella mattinata hanno trovato parziale risposta nei tavoli pomeridiani, diventando un seme per far crescere le varie anime della ricostruzione. Expandere è il crocevia associativo di un anno purtroppo passato spesso a parlare del sisma, un crocevia in cui si gettano le basi per il lavoro da fare. Il collante unico, visto che parliamo di ricostruzione, però è sempre l’uomo con la sua capacità di aiutare, condividere, essere solidale. Dove questa solidarietà si è manifestata, la ricostruzione è iniziata nonostante tutto e tutti”.

All'evento, era presente il Presidente della Cdo Pesaro, Mariano Spadaro e rappresentanti di quasi tutte le Cdo regionali.
 

di Roberto Valeri

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