Addio Poule Scudetto, applausi per la Samb
La Sambenedettese esce sconfitta dalla sfida con il Gubbio che avrebbe potuto dare ai rossoblù il passaggio alle semifinali della Poule Scudetto: lo 0-1 è lo specchio di una gara che gli eugubini hanno giocato meglio nel primo tempo, mentre nella seconda frazione di gioco l'occasione migliore è capitata sui piedi di Titone.
Giusti, anzi sacrosanti gli applausi che la curva Nord ha comunque tributato ai suoi beniamini, per una stagione da incorniciare e sulla quale porre le basi per il prossimo torneo di Lega Pro, che vedrà in campo squadre del calibro ad esempio di Livorno, Como, Parma e Piacenza.
La cronaca.
La Sambenedettese scende in campo con un 4-4-2: Sorrentino e Titone in attacco, in difesa, oltre ai centrali Conson e Salvatori, Casavecchia a destra e Flavioni a sinistra, Raparo e Barone al centro con Palumbo e Candellori. Dopo dieci minuti di reciproco studio, il Gubbio si fa pericoloso con Romano su punizione: Pegorin respinge di pugno.
Gli uomini di Magi insistono ed al 14° Ferretti ci prova con una girata imprecisa: la Sambenedettese si accende al 16° con Candellori, che porta palla e scarica su Sorrentino, quest'ultimo apre sulla sinistra per Palumbo che crossa, sul secondo palo, Sorrentino controlla e tira, a ribattere è l'ex Marini. Al 33°, Barone calcia una punizione "telefonata" per Volpe.
E' il Gubbio a fare la partita in questa fase della gara: non c'è, da parte della Samb, una grande pressione e c'è invece qualche difficoltà nel contenere le scorribande umbre sulle fasce, soprattutto dove gioca Ferretti spesso coadiuvato bene da Bartoccini, ma anche Sciamanna da parte sua non sbaglia un aggancio. Con gli umbri in avanti, paradossalmente la Samb prova a colpire in contropiede, come al 36° quando Titone, solo nella metà campo del Gubbio, riesce a pescare Palumbo il cui tiro si spegne tra le braccia di Volpe. Due minuti dopo, Titone anticipa di testa il portiere umbro e la palla sorvola la traversa.
Nella ripresa, subito un'occasione per il Gubbio al 3° con Zuppardo che in tuffo di testa manda di poco a lato: la Sambenedettese risponde con la migliore chance della sua gara, tanto per essere in tema su contropiede. E' Raparo, al 16° a lanciare Titone sulla destra, il bomber entra in area eludendo l'intervento dell'intera difesa ospite e lascia partire un tiro sul quale Volpe effettua la sua miglior parata, deviando in angolo.
Mister Palladini inserisce forze fresche: entrano Fioretti e Vallocchia, pochi minuti dopo anche Pezzotti. Passano pochi secondi dall'ingresso in campo di quest'ultimo e, al 30°, si registra l'ultima occasione da gol dei rossoblù: punizione di Barone dalla destra, spiovente sul quale Salvatori e Titone si disturbano e, così, il colpo di testa di quest'ultimo si perde alto. Il pari (che comunque qualifica il Gubbio) è un risultato ancora in bilico, grazie ad un secondo tempo in cui i rossoblù hanno dimostrato una dinamicità maggiore, ma con due ammonizioni in due minuti a Candellori, la Sambenedettese rimane in dieci. Il Gubbio ne approfitta al 40°: gli umbri pressano e riconquistano palla, Kalombo crossa ed il giovane Conti colpisce in maniera "sporca" la palla, ma la palla s'impenna ed entra in porta: 0-1.
Si conclude così la stagione della Sambenedettese: con una sconfitta interna in una partita nella quale, per la prima volta in assoluto, i rossoblù non sono riusciti ad andare in rete. Resta la splendida stagione di Palladini (non a caso premiato come miglior tecnico della D) e dei suoi ragazzi, che hanno regalato alla tifoseria il ritorno tra i professionisti. C'è tanto per gettare le basi di un nuovo, ottimo campionato questa volta in Lega Pro: la società ha già mosso i primi passi, in tribuna stampa il Presidente Fedeli ha ufficializzato l'arrivo di Ridolfi ed annunciato che con Titone è quasi tutto fatto per la riconferma. Si può ripartire anche da questo pubblico di categoria superiore (superiore anche alla Lega Pro): se l'allenatore del Gubbio Magi, finita la partita, si è attardato in campo per ammirare lo spettacolo della Curva Nord in festa, c'è da riflettere sull'importanza dei supporters rossoblù.
di Roberto Valeri
29/05/2016