La cultura del cibo attraverso l'impegno congiunto di Regione Marche, Assam e Sloow Food
Il cibo e la biodiversità attraverso il protocollo d'Intesa sottoscritto nella giornata di mercoledì 25 maggio tra Regione Marche, Slow Food Marche e ASSAM diventano volano per la tutela e valorizzazione della cultura locale e della sostenibilità legate per vocazione territoriale all'agricoltura.
Firmatario per la regione Marche il Presidente Ceriscioli che ha così dichiarato:" Una firma importante tra tre soggetti per una visione sempre più integrata di valori straordinari come la qualità del cibo e la biodiversità. Slow Food nel corso del tempo, con le sue iniziative, ha contribuito a costruire una solida cultura del cibo; l’Assam è un organo tecnico prezioso capace di certificare e controllare i nostri prodotti; la Regione Marche da parte sua trova in queste pratiche un valore aggiunto alle proprie politiche. Siamo infatti la regione che prima di altre ha dato attenzione al biologico e alla biodiversità fino a diventare punto di riferimento a livello internazionale. Grazie a questo contesto possiamo vantare un’ottima qualità della vita e una longevità attiva da primato e soprattutto possiamo creare nuove opportunità di lavoro per i giovani”.
In particolare il protocollo stabilisce che la Regione Marche e l'ASSAM individuino Slow Food Marche come interlocutore nella programmazione ed attuazione delle politiche inerenti l'agricoltura, la pesca, l'educazione alimentare e nella promozione della cultura alimentare.
“La firma di oggi – ha sottolineato il Presidente Slow Food Ugo Pazzi – conferma una volontà di collaborazione già in atto dal 2013 con la nostra associazione che si sta accreditando sempre più come strumento per acquisire maggior consapevolezza da parte dei consumatori e dare attenzione ai piccoli produttori. Questo protocollo è per noi motivo di nuovi stimoli per affrontare insieme i prossimi grandi eventi”.
Con il documento i firmatari si impegnano ad operare in sinergia per realizzare iniziative per il sostegno e lo sviluppo di attività in grado di creare rapporti più diretti tra produttori e consumatori come la creazione di mercati contadini e di mercati locali. Allo stesso tempo il protocollo prevede progetti in difesa della biodiversità, delle piccole produzioni locali e dell'agricoltura familiare, la collaborazione nell’organizzazione di eventi per la diffusione delle conoscenze relative alle produzioni locali, tradizionali e della biodiversità, la diffusione della conoscenza delle produzioni attraverso l’educazione alimentare nei confronti dei consumatori ed in particolare dei giovani, anche in sinergia con le istituzioni scolastiche.
di Cristina Mignini
26/05/2016