Il mondo del lavoro in evoluzione.

- I cambiamenti in atto nel mondo del lavoro e le prospettive future al centro dell’evento INNWORK, svoltosi a Fermo il 4 novembre.

Il mondo del lavoro attuale e quello che verrà hanno caratteristiche profondamente diverse rispetto al passato: queste tematiche sono state approfondite durante INNWORK, svoltosi presso l’Aula Magna della sede di Fermo della Facoltà di Ingegneria Gestionale dell’Università Politecnica delle Marche, organizzato dalla Compagnia delle Opere Marche Sud in collaborazione con il CdS Marche Sud e la Fondazione San Giacomo delle Marca.

Il dottor Giuliano Calza, Direttore Generale ISTAO, nel suo intervento al workshop ” Il primo passo: Conoscere la Realtà” ha delineato lo scenario occupazionale odierno, con un focus sulle evoluzioni socio-demografiche del prossimo ventennio, sulle competenze critiche necessarie a chi è alla ricerca di occupazione e sulle modalità di ingresso nel mondo del lavoro.

E’ innegabile – ha affermato durante il suo intervento – che l’attuale situazione sia caratterizzata da un’elevata volatilità del mercato e da un’offerta non proporzionale alla domanda di lavoro. I mercati chiedono una specializzazione tecnica che non c’è, la preparazione universitaria non sempre è adeguata alle esigenze aziendali attuali.

All’assoluta mancanza di conoscenza delle dinamiche di questa realtà, secondo il dottor Calza, si uniscono una scarsa conoscenza delle lingue straniere ed una predisposizione deficitaria al cambiamento.

Al momento – ha sottolineato Giuliano Calza – mancano ad esempio figure come manager della grande distribuzione organizzata e del turismo-ristorazione, ma anche tecnici nella meccanica di precisione, manager nel settore dei beni culturali, store, floor ed export manager, tecnici nello sviluppo agroalimentare e web designer. Tra vent’anni, non avremo ingegneri meccanici con conoscenze economiche, umanisti con conoscenze tecniche, esperti di cultura internazionale, fisici biologi, ma nemmeno stilisti, designer, economisti con conoscenze demografichel

Alle 11.30, la prospettiva è stata diametralmente ribaltata, perché il workshop “Dalla conoscenza di sé al self marketing” (con Michela Cortini, Docente dell’Università di Chieti) ha esplorato le caratteristiche e le potenzialità dei convenuti.

Gli imprenditori, nel pomeriggio, si sono avvicinati ancor di più ai partecipanti: dalle 14.00 alle 16.15, hanno preso un caffè con gruppi di massimo dieci giovani e si è parlato di lavoro, con responsabili d’azienda che hanno raccontato cosa cercano nelle persone da assumere.

Alle 16.30, si è svolta l’assemblea su Le figure più ricercate nel mercato del lavoro in Italia e all’estero e, alle 17.30, il Convegno Start up e giovani imprese a cura della Fondazione San Giacomo Della Marca.

Dalla lettura dei dati della ricerca Monitor Marche 2014 – ha dichiarato il presidente della Fondazione, Massimo Valentini - emerge che il fenomeno delle nuove imprese rimane rilevante, ma negli ultimi anni per la prima volta si è osservato un saldo negativo tra aperture e chiusure. Il 45% delle nuove aperture riguarda giovani sino ai 35 anni, rimane alto l’aspetto motivazionale dell’autorealizzazione che si posiziona al 54,3% , ma appare in leggera crescita la motivazione dell’autoimpiego (32,2%) dettato dalla necessità di trovare un lavoro da parte dei tanti disoccupati.

Risalta, nella ricerca, il dato della formazione di base dei neo imprenditori che per il 41,3% hanno scuola dell’obbligo o formazione professionale, il quale si riflette nel dato sorprendente sulle difficoltà riscontrate che solo il 5,9 % individua nella finanza e ben il 45% nel mercato.

Il tema della rete, conclude il dottor Valentini, appare l’unica strada possibile: il primo aspetto di una architettura della rete riguarda l’Hub Sistema Locale, il secondo riguarda l’Hub Impresa Top o Università, per ultimo è fondamentale lo sviluppo dell’Hub Rete Sociale.

Innwork continua dunque ad essere, nelle Marche, uno degli eventi più importanti volti a sostenere e valorizzare le capacità dei nostri giovani sul territorio e allo stesso tempo creare vantaggi per le nostre realtà imprenditoriali.

di Roberto Valeri

04/11/2014

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