Un grave danno la rimozione nell'hinterland della segnaletica per raggiungere le cantine
Nelle strade collinari dell'hinterland sambenedettese sono stati rimossi i cartelli che segnalano le direzioni per raggiungere le diverse realtà vitivinicole locali. Può diventare quindi estremamente difficoltoso da parte dei turisti, dei visitatori, provenienti da oltre il confine piceno raggiungere una cantina per degustare un Rosso Piceno Superiore - che proprio quest'anno, tra l'altro, compie i suoi primi quarant'anni - ma anche per la DOC Offida del Pecorino, della Passerina e il Falerio, eccellenze locali che andrebbero valorizzate, anziché “occultate”.
Da due mesi, infatti, sono incomprensibilmente stati rimossi i cartelli che erano posizionati lungo le strade provinciali, un danno che si ripercuote anche sui trasportatori. A segnalarlo è la TENUTA COCCI GRIFONI: “in questo modo i camion che devono raggiungere le nostre cantine sono costretti a percorrere anche strade bianche secondo le indicazioni fornite dai navigatori satellitari – e, oltre al danno, la beffa per tutti quei clienti che non riescono a trovare la sede delle nostre aziende. Inevitabilmente risultano sicuramente compromesse anche le vendite».
Si tratta della rimozione di una cartellonistica riferita alla Strada del Vino, una tra le più antiche d’Italia e della Regione Marche, proprio quella del ROSSO PICENO SUPERIORE. Fu istituita il 22 gennaio 1977 con regolare delibera da parte della Provincia di Ascoli Piceno attraversando un Territorio viticolo di elevata vocazione enologica che va da San Benedetto del Tronto e percorre Acquaviva Picena fino ad Offida.
Le aziende locali si chiedono dunque che fine hanno fatto i cartelli e quando saranno riposizionati sulle varie strade. La cartellonistica rappresenta infatti uno dei tratti essenziali per poter attuare quelle politiche di marketing territoriale di cui molto si parla ma che in questo modo risulta ancor più difficile attuare. In questo modo diventa difficile anche vendere i prodotti tipici dell’enogastronomia locale che, oltre al vino, comprendono una ricca varietà di autentiche prelibatezze. Tale situazione, che si verifica in un periodo di difficile congiuntura economica, sta quindi seriamente compromettendo gli sforzi compiuti dalle aziende per incrementare la penetrazione nei vari mercati.
di Vittorio Bellagamba
21/05/2009